Sci, super Franzoni a Beaver, sfiora il podio col 39: “Ora ci credo”
Il 23enne delle Fiamme Gialle sfiora il miracolo con il pettorale 39, alla fine è quarto a pochi centesimi dal podio: lavoro sodo da due anni
Beaver Creek 7 dicembre 2024 – Stava per succedere l’imponderabile a Beaver Creek, su una Birds of Prey che continua ad aprirsi a sorprese. Giovanni Franzoni ha sfiorato il miracolo in super gigante e con il pettorale 39 è andato vicinissimo a un incredibile podio, chiudendo alla fine quarto a 60 centesimi dal vincitore Marco Odermatt e a solo 13 centesimi dal terzo posto di Lukas Feurstein. In un super g dove sono tornati in auge i valori di sempre, con Odermatt a vincere su Sarrazin, la spedizione italiana è stata salvata da Franzoni, che ha riscattato un’altra giornata opaca per Paris e Casse, lontani dal podio. Il 23enne di Manerba del Garda ha invece interpretato ottimamente la Birds of Prey e fatto tremare l’austriaco Feurstein, che ha percepito fino alla fine il rischio di perdere il terzo posto. ‘Ora ci credo’ il commento di Franzoni nel post gara.
Franzoni: “Dopo l’infortunio ho lavorato tanto”
Il talento di Franzoni non è ovviamente una sorpresa nell’ambiente, perché a livello junior si è fatto valere, ma nel 2022 un brutto infortunio ne ha ostacolato la crescita e sembrava che l’esplosione ad alti livelli non arrivasse mai. A 23 anni, invece, di nuovo uno squillo, di quelli prestigiosi su una delle piste più spettacolari, finanche a sfiorare il podio, lasciato per strada solo nel tratto finale della Bird of prey. Ma poco importa, perché Franzoni è tornato dopo due anni di duro lavoro e tanti sacrifici: “Il tracciato mi piaceva e stavo sciando bene – ha detto un Franzoni molto emozionato al traguardo -. Feurstein, sceso prima di me, è arrivato terzo, e io mi sono detto: “Ce la posso fare, ce la posso fare”. Sono sceso puntando al podio. Non mi ero mai sentito così davvero a posto e pronto”. E anche Feurstein è stata una mezza sorpresa col pettorale 24 al suo primo podio in carriera. Franzoni ora può essersi sbloccato e aver acquisito quella consapevolezza che cercava: “Ero un po’ teso, perché molti sono usciti dal tracciato. Due anni fa ero vicino a questo genere di risultati, poi l’infortunio e un anno difficile come quello scorso, nel quale non girava niente. Sono due anni che lavoro come un matto e voglio dire a tutti quelli che sono in difficoltà che si può fare, basta lavorare e crederci”, il suo messaggio ai canali federali. Ora, dunque, potrebbe partire una nuova carriera per il 23enne delle Fiamme Gialle, pronto a diventare carta importante nelle discipline veloci: “E’ come se mi fossi levato un peso dalle spalle. Adesso penso che sarà tutto un po’ più in discesa. Ho la testa molto più libera quest’anno, non ho avuto la fretta di rientrare che mi ha fregato lo scorso anno: sono maturato molto. E adesso ci credo”, la sua carica. A Beaver si chiuderà domenica con uno slalom gigante con prima manche alle 18 e seconda manche alel 21.
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