Sinner, le Olimpiadi nel destino. Ambassador di Milano-Cortina: "Servono volontari, aiutateci»

Il numero uno del tennis era bravo anche sugli sci: "Il giorno migliore è Natale, sulla neve con amici e famiglia". Intanto l’Italia pesca l’Argentina nel sorteggio di Coppa Davis per i quarti a Malaga dal 19 novembre.

di FULVIO D’ERI -
20 settembre 2024
Ambassador di Milano-Cortina: "Servono volontari, aiutateci"

Jannik Sinner al centro tra Giovanni Malagò e Diana Bianchedi e le due mascotte

Jannik Sinner diventa il nuovo ambassador delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 mentre dall’urna della Coppa Davis per l’Italia spunta l’Argentina. Ieri a Milano, nella sede della Camera di Commercio, c’era anche il presidente del Coni Giovanni Malagò a incoronare il numero uno del tennis mondiale, che si è calato perfettamente nel suo ruolo di ambasciatore olimpico dei Giochi invernali. D’altronde lui è cresciuto a Sesto Pusteria, località dell’Alto Adige, e di sport invernali se ne intende parecchio tanto che da piccolissimo era un talentino anche nello sci alpino.

Poco prima gli azzurri avevano conosciuto l’avversaria dei quarti di finale di Coppa Davis: sarà l’Argentina di Coria che andranno a sfidare a Malaga tra il 19 e il 21 novembre. E lì Sinner sarà il nostro numero uno. Intanto, ieri pomeriggio a Milano, Jannik, reduce dalla vittoria agli US Open e dal tifo per i compagni nella Davis a Bologna, è stato la stella della presentazione ufficiale del programma Team 26 dedicato a volontari e volontarie che vivranno da protagonisti le Olimpiadi del 2026. E ai Giochi di Milano Cortina i volontari saranno 18mila (ieri sono state aperte le iscrizioni).

"Per me è un grande onore essere qui, sono cresciuto in una delle zone più belle d’Italia e non solo – ha esordito Jannik -. Da piccolo nelle mie zone c’era sempre tanta neve e ovviamente sciare per me era una cosa normale, un po’ come camminare. Lo sci mi ha fatto sempre capire che persona sono, poi alla fine ho scelto il tennis. Però le nostre montagne sono una meraviglia, mi rigenerano".

Sinner è orgoglioso del suo ruolo. "Far parte di questo programma di volontari per me vuol dire veramente tanto perché a Milano Cortina 2026 ce ne vogliono 18mila, un numero impressionante. Io lo vedo anche nel tennis, senza i volontari non esisterebbero certe manifestazioni. Li ringrazio sempre. Io ho sempre tantissimo rispetto per i ball boy (a Indian Wells Jannik tenne l’ombrello per una raccattapalle in una pausa per pioggia invertendo i ruoli, ndr)". L’ha fatto con tanta naturalezza, con semplicità ed è anche per questo, per quel suo carattere da bravo ragazzo, che Milano Cortina l’ha voluto come ambassador. Il suo legame con la neve, con lo sci è indissolubile. Sciare per lui vuol dire famiglia, amicizia, relax, staccare. "Per me uno dei giorni più belli è sempre il 25 di dicembre. A Natale io e i miei amici, insieme a tutta la famiglia, andiamo a sciare. Mi ricarico molto velocemente sulle nostre montagne… e quindi sì, lo sci per me è ancora molto importante. L’adrenalina che riesce a darmi lo sci non l’ho ancora trovata in nessun altro sport".

Compatibilmente coi suoi impegni agonistici, Sinner sarà a bordo pista o nel parterre di qualche gara olimpica. "Mi piacerebbe vedere un po’ tutti gli sport, ma non è possibile. Se devo scegliere dico il Gigante e la Discesa libera (vista da fuori), mi piacerebbe vedere un po’ le dinamiche perché guardandole in tv non ci rendiamo conto di quanto saltano e di quanto vadano veloci. Ma mi piacerebbe vedere anche altre discipline…".

E un Sinner tedoforo? "Vedremo più avanti, a me piacerebbe".

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