Tocco d’artista: Brignone pennella il SuperG: "Vinco perché la velocità non mi basta mai"

La valdostana conquista la prova in Val d’Isere, Goggia la incorona: "Dipinge come Mantegna". E Federica: "Noi atleti? Tutti virtuosi"

di GABRIELE TASSI -
18 dicembre 2023

La donna che di velocità non ne ha "mai abbastanza", "pennella le curve come il Mantegna". E se a dirlo è nientepopòdimeno che Sofia Goggia la giornata incorniciata d’azzurro è arte pura. Federica trionfa nel SuperG in Val d’Isere, in Francia, Sofia è terza, festeggiano assieme con docce di spumante una sfida lunga sempre e che appassiona il mondo tricolore.

Brignone, cosa ne dice del complimento della sua collega, che la paragona a un pittore mica da ridere?

"I miei sci sono come un piede sulla neve. Sin da bambina mMi piaceva andare fuori dai pali, in neve fresca, con amici, mio fratello, i genitori, e lo sci club. Devo ringraziare loro se le mie linee sono così pulite".

Si considera una esteta dello sci come Federer lo è stato per la racchetta?

"Credo che noi atleti siamo degli artisti in generale, ognuno di noi ha il suo stile. Federer è il mio tennista preferito non solo perché era un vincente ma aveva una certa eleganza nel gioco, cosa che non hanno Djokovic o Nadal e il tennis è lo sport che seguo di più, dopo lo sci".

Oggi eguaglia Thoeni con la vittoria numero 24 in carriera, qual è stato il segreto del successo?

"Non mi sono accontentata della velocità. La tracciatura era italiana, con curve toste, angoli molto belli e porte che ti arrivano dritte in faccia, e io ho voluto fare sempre di più nei passaggi tattici".

La testa è già proiettata alle Olimpiadi di Milano-Cortina?

"Sono centrata su quello che sto facendo, gara dopo gara per dare il meglio".

Si rinnova il dualismo con Goggia, lo stesso che Sofia definisce una ’moina’ per la stampa. Ma la sfida esalta il popolo azzurro: sta facendo bene allo sci?

"Avere due atlete in prima linea è utile a tutto il movimento e a che ci sta intorno. Sia io che Sofi siamo grandi lavoratrici, persone che curano dettagli, e chi è in squadra con noi, a partire da Marta, mi piace pensare che possa aver in qualche modo aver ereditato un metodo di lavoro, la nostra dedizione e il nostro impegno"

In questa stagione in cui sembra riuscirle praticamente tutto pensa di potersi dedicare allo slalom o alla ricerca di una vittoria in discesa?

"Non vivo come uno stress la ricerca di una vittoria nella libera, se accadrà tanto meglio. Per quanto riguarda lo slalom, al momento la stagione si è complicata più di una volta fra infortuni e clima avverso: probabilmente mi vedrete fra i pali stretti da Lienz in avanti (28 dicembre)".

A proposito di clima, lei è molto impegnata in progetti collegati al tema ambientale, quest’anno il meteo ci ha messo del suo...

"Ci ha influenzato tanto e ha cambiato i calendari, soprattutto per chi lavora su più discipline. Io non sono una ambientalista, ma credo sia importante alzare l’attenzione sul tema, a cominciare dai ragazzi dalle scuole. Cercando di lasciare il mondo come lo abbiamo trovato"

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