Un murales per Federica Brignone: "Orgogliosa, rivivo un’altra emozione"

A Milano l’opera dedicata alla stella dello sci azzurro: "Sono appena tornata dalle vacanze, a breve riprendo la preparazione: ma più piano della scorsa stagione quando ho preteso troppo dal mio corpo"

di GIANMARIO BONZI -
20 maggio 2023
Federica Brignone, 33 anni il prossimo luglio, davanti al murales che le hanno dedicato nella sua Milano

Federica Brignone, 33 anni il prossimo luglio, davanti al murales che le hanno dedicato nella sua Milano

Milano, 20 maggio 2023 – Giornata uggiosa, a Milano. Raggiante è però il sorriso di Federica Brignone, fuoriclasse azzurra dello sci alpino, classe 1990, da ieri immortalata anche su murales nella sua città natale, zona Giambellino (quella di J-Ax, per intenderci), in via degli Oleandri, angolo Cascina Corba. Un’opera di urban art davvero credibile, inserita nell’ambito del progetto "Corba 5 Cerchi", con il sostegno del marchio di sci Rossignol, che "veste" Brignone da quando aveva 2 anni. Federica, reduce da una vacanza a Panama e in procinto di riprendere la preparazione dopo un giro in bici in Corsica di qualche giorno, è ritratta forse nel momento più bello della sua carriera, quando bacia la Coppa del Mondo generale di sci alpino, unica atleta italiana ad averla conquistata. L’opera è stata realizzata dall’artista Stereal (nome d’arte, in realtà Stefania Marchetto). L’obiettivo principale è quello di trasformare lo storico quartiere popolare e di poter coinvolgere la comunità locale, le associazioni di quartiere e tutte le famiglie residenti.

Federica, che effetto le fa?

"Sono orgogliosissima, l’opera è gigante. Devo ringraziare davvero Stefania, è riuscita a trasmettere le emozioni di quel momento".

Si respira già l’aria di Milano-Cortina 2026?

"Più per il contorno, in realtà. Noi atleti sappiamo che mancano ancora tre stagioni prima di quei Giochi Olimpici. Io a quello penso, al lavoro per la prossima annata agonistica, perché l’unico modo per arrivare a Milano-Cortina è pensare a una stagione alla volta, farla bene, continuare a essere a posto fisicamente, curare tutto nei dettagli e lavorare nel modo giusto".

Programmi estivi?

"Intanto ho smesso di sciare a fine aprile, avevo ancora tanta voglia, c’erano condizioni stupende e ho portato a casa un bel lavoro. Poi mi sono fatta un paio di settimane di stacco in centro America, liberando mente e corpo. Ora sono tornata e pian piano ripartirò con la preparazione estiva. Voglio un percorso un po’ più calmo rispetto alla scorsa stagione, quando ho preteso subito troppo dal mio corpo creandomi dei problemi che mi sono trascinata fino a fine estate".

Futuro?

"Sono molto motivata, mi piace la competizione, mi piace sciare, mi piace fare sport e mi diverto ancora tanto! Farò le cose giuste, ho tanto tempo fino a fine estate, il mio lavoro sugli sci sarà concentrato principalmente in Argentina, 4-5 settimane dai primi di settembre, il periodo ideale anche perché io preparo tutte le discipline. Per me l’estate è fatta per gli sport estivi, per la ginnastica. Sono una che vive e si gode la vita, che ama questo sport, ma l’ha sempre fatto anche per stare in compagnia, per stare in giro, viaggiare. Lo sci sì, ma c’è anche tutto il resto".

Rispetto a quando ha iniziato, è cambiato tanto tra materiali e sua sciata?

"Sui materiali il cambiamento più grande c’è stato nella stagione in cui hanno modificato il raggio di curva in gigante. Da lì in poi ogni anno apportiamo piccoli sviluppi, lavoriamo sui dettagli, tantissimo. Tra l’altro lo sci da gigante di Rossignol è sviluppato tanto da me e ci saranno delle cose molto interessanti per la prossima stagione, almeno lo spero. Ho lavorato molto dall’anno scorso per preparare qualcosa di nuovo, partendo dagli sci dei maschi, anche grazie al mio skiman, Mauro Sbardellotto, e agli ingegneri del marchio francese. La mia sciata invece si è sicuramente evoluta negli anni". In meglio, ovviamente.

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