Alcaraz si ritira a Rio, adesso Sinner può salire al numero due

Jannik Sinner, campione umile e determinato, avanza passo dopo passo verso il vertice del tennis mondiale, con obiettivi ambiziosi ma realistici.

di UBALDO -
22 febbraio 2024

Scanagatta

Un passo alla volta. "E poi vediamo". Questa frase, ribadita mille volte, sembra il mantra di Jannik Sinner, campione sempre umano e disponibile. Se gli parli di futuro non gli strappi mai una previsione diversa. Nel corso del torneo appena vinto a Rotterdam, il dodicesimo e a soli 22 anni – Adriano Panatta ne ha vinti 10 in un’intera carriera – avevo provato a “stanarlo”: "ad inizio 2023 dicesti che il tuo obiettivo sarebbe stato chiudere il 2024 fra i primi 8 per poter giocare le finali ATP a Torino…quest’anno allora l’obiettivo qual è? N.1 del mondo?"

Risposta di Jannik: "Un passo alla volta. Sono solo numeri. Poi vediamo".

Quel “poi vediamo” è la conclusione quasi costante di ogni sua intervista. I bookmaker pagano soltanto a 2 la quota di Sinner n.1 del mondo a fine anno. Intanto vincendo a Rotterdam, Jannik è diventato il primo tennista italiano a raggiungere il n.3, quello che se ripetuto alle Olimpiadi di Parigi, gli varrebbe quella medaglia che il tennis italiano non ha più vinto dal 1924 (Hubert de Morpurgo, bronzo proprio a Parigi).

"Tengo più a quelle che a vincere uno Slam, si giocano ogni 4 anni… Di Slam ce n’è 4 all’anno".

Fino a pochi anni fa nessun tennista avrebbe dato questa risposta. Il torneo olimpico veniva snobbato dai più forti. Ma nelle straordinarie carriere di Federer e Djokovic, c’è quel buco, l’oro in singolare. Lo rimpiangono e così tutto è cambiato.

Un passo alla volta per Sinner, dunque. Solo che quei passi Jannik li sta compiendo in gran fretta. A Rio de Janeiro, il campione in carica Carlitos Alcaraz, n.2 ATP è uscito al primo turno con il brasiliano Thiago Monteiro per un infortunio alla caviglia che lo ha costretto al ritiro e gli impedisce di difendere 300 punti ATP: quindi ora lo spagnolo ha solo 535 punti ATP più di Jannik.

Al prossimo Masters 1000 di Indian Wells (6-17 marzo) si potrebbe già verificare il sorpasso alle spalle del n.1 Novak Djokovic se 1) Jannik vince Indian Wells 2) arriva in finale e Alcaraz non vince il torneo 3) ottiene lo stesso risultato di Alcaraz 4) Medvedev vince il torneo, ma contro Sinner in finale 5) Medvedev arriva in finale, Sinner centra almeno i quarti e Alcaraz non va oltre.

Questi piccoli passi alla volta, Jannik sembra proprio volerli fare di corsa.

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