Azzurri, non è una Davis per le stelle Sinner-Berrettini ancora out, ira Fognini
Volandri si affida a Musetti, Sonego e ad Arnaldi per il girone a Bologna. Fabio escluso dal doppio all’ultimo: "Non lo merito"
di Paolo Grilli
Il capitano non giocatore Filippo Volandri, tenendo fede al proprio ruolo, parla fiduciosamente di "squadra comunque all’altezza del compito che ci attende". Ma, in cuor suo, il capo del team azzurro avrà senz’altro maledetto questi infortuni che, quando la Davis compare all’orizzonte, sempre stravolgono i piani dell’Italtennis.
Ieri Jannik Sinner ha ufficializzato il suo forfait per gli impegni del girone con Canada, Cile e Svezia. "Non ho avuto abbastanza tempo per recuperare – ha postato il 22enne n.6 Atp – e purtroppo non potrò far parte della squadra a Bologna". Il nostro atleta di punta è uscito a pezzi dal match-maratona perso contro Zverev agli Us Open.
Quanto a Berrettini, vittima di una distorsione alla caviglia a New York, ha confermato che non ci sarà da mercoledì 13 all’Unipol Arena: ha subito la rottura parziale del legamento astragalico anteriore e dà appuntamento a tutti a dopo il Masters 1000 di Shanghai, a metà ottobre. Sembra un maledetto remake dell’anno scorso alle finals di Malaga, con i due big azzurri costretti al forfait: Matteo per il problema al piede – rientrò solo nel doppio decisivo perso nella semifinale col Canada – e Sinner per il guaio alla mano. Arrivammo tra le prime quattro grazie a Lorenzo Musetti e ancora più a Lorenzo Sonego (oltre che a Simone Bolelli e Fabio Fognini in doppio), ma la grande Coppa rimase ancora un sogno.
Ci affideremo così ancora a Lorenzo & Lorenzo, due signori giocatori. Chissà che anche Matteo Arnaldi, fresco di ottavi a New York, non diventi protagonista. Nel doppio, spazio a Bolelli-Vavassori, con la rinuncia all’eterno Fognini. Che reagisce piccato all’esclusione: "Mi dispiace non sia stata usata chiarezza e sincerità. La mia storia non lo merita. All’improvviso non rientro più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso, poco rispettose della mia storia".
Us Open. Oggi a New York le semifinali Djokovic-Shelton e Alcaraz-Medvedev. Proprio Medvedev si è lamentato delle condizioni climatiche proibitive a Flushing Meadows, con un caldo afoso insopportabile. Si rischia una morte in diretta – dice il russo – quanto possiamo andare avanti senza svenire in campo?".
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