Musetti, parla il coach: “Lorenzo deve avere più continuità. Rune? Un presuntuoso”
Simone Tartarini vede miglioramenti nel gioco del numero 15 del mondo, che però deve migliorare alcuni aspetti mentali. E quel medical timeout di Rune…
A Parigi sconfitto nettamente da Carlos Alcaraz, al Queen’s battuto dal sempre poco simpatico Holger Rune. L’estate di Lorenzo Musetti deve ancora decollare e a pochi giorni da Wimbledon ci si chiede se il numero 15 del mondo abbia la solidità mentale necessaria per una grande cavalcata, tra l’altro su una superficie sempre insidiosa e forse meno nelle sue corde rispetto alla terra. Serve un approccio più aggressivo dal punto di vista tattico, meno difensivo, e Musetti non sempre riesce a esprimersi, arretrando in campo quando la fiducia viene meno. L’analisi di Simone Tartararini, coach di Lorenzo, parte dalla crescita di Musetti: “Penso sia cresciuto in consapevolezza e inizia a eseguire il piano di gioco con maggior precisione - le sue parole a Oasport - Ma ancora non ha la giusta continuità sul campo e i suoi stati emotivi lo condizionano. Quando non è in fiducia va indietro e sull’erba si rischia di pagare dazio”. E poi c’è Rune, che lo ha battuto al Queen’s con un galeotto medical timeout. Il danese continua a non rendersi simpatico, ma vince e difficilmente cambierà.
Tartarini: “È un presuntuoso”
Non le manda a dire Tartarini sul comportamento di Rune, reo di aver chiesto appositamente un timeout medico per far perdere la concentrazione a Musetti. Dal 4-1 al 4-6 il primo set al Queen’s che poi ha condizionato la partita di Lorenzo: “Penso sia un presuntuoso - l’affondo di Tartarini - Ha chiamato di proposito il medical time out per far perdere a Lorenzo, il quale è stato molto ingenuo, il ritmo. Dopo il trattamento al polso Musetti non ha più messo una palla in campo e ha buttato un set che l’ha condizionato anche nel secondo”. E da lì in avanti Lorenzo si è colpevolizzato per aver lasciato per strada il primo set: “E’ stato per tutto il match a colpevolizzarsi, sbagliando, ma Rune è molto arrogante e le polemiche con Wawrinka e Ruud lo dimostrano. Ormai sappiamo che tipo è”. Ma ora è tempo di dimenticare quella partita e concentrarsi su Wimbledon, sperando che Musetti aumenti il suo livello di consapevolezza: “Obiettivi? Andare più avanti possibile, ma soprattutto vedere tradotto in partita il lavoro fatto in allenamento”. Già, perché se Musetti gioca il suo miglior tennis può battere chiunque: “Se gioca con convinzione ha un livello da top player, altrimenti rischierà anche contro tennisti inferiori. Ci sono giocatori che sanno fare bene quelle poche cose utili ma necessarie a vincere una partita sull’erba”. E con Berrettini in dubbio e Sinner reduce da diversi acciacchi, sulle spalle di Musetti rischia di esserci la responsabilità di quasi tutta la spedizione italiana a Londra. Non sarà facile.
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