Davis, le Finali a un passo. All’Italia basta una vittoria. Che assist dal Canada
L’ultima giornata del girone a Bologna, azzurri contro la Svezia già eliminata. I nordamericani battono il Cile: Arnaldi, Musetti o il doppio per completare l’opera .
Il Canada ci ha prima travolto, poi quasi issato verso le Finali. E ci manca oggi giusto un’ultima pennellata a Bologna per completare il nostro piccolo capolavoro di Davis, quella rimonta nel girone con obiettivo Malaga che sembrava compromessa. Nell’ultima giornata, quella odierna, ci basterà infatti vincere solo un incontro con la Svezia, tenendo conto dei due singolari e del doppio, per riapprodare fra le otto migliori nazionali del pianeta.
Il Canada, dicevamo: terra di grandi risorse e di mentalità concreta. Ieri i nordamericani, pur già qualificati per le Finali di fine novembre, non hanno fatto sconti e hanno piegato 2-1 un Cile che solo venerdì mattina sembrava lanciatissimo, il vero favorito del nostro girone dopo la nostra débacle all’esordio coi canadesi.
Galarneau, sì, proprio il numero 200 del mondo e atleta senza allenatore che aveva steso Lorenzo Sonego mercoledì, ieri ha piegato 6-3, 7-6(5) Tabilo. Poi ha cercato di raddrizzare le sorti dei sudamericani Jarry, che ha battuto 6-4, 6-4 l’ormai non più sorprendente Diallo. E’ così toccato al doppio decidere il tie, e dobbiamo ringraziare Galarneau e Pospisil che hanno regolato Barrios Vera-Tabilo 6-3, 7-6(7). E’ 2-1 Canada, che si prende meritatamente la vittoria nel Gruppo, e un aiuto grande come...un acero agli azzurri.
Contro Leo Borg e presumibilmente Elias Ymer, dovrebbero vedersi oggi in campo alla Unipol Arena rispettivamente Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti, con l’eroe di venerdì, Lorenzo Sonego, lasciato a riposo dopo i sei set di battaglia fra singolare e doppio che ci hanno riportato a galla.
A seconda di come si metterà il confronto, il capitano Filippo Volandri potrà schierare il doppio più adeguato, avendo diverse soluzioni a disposizione. Sembra però scontato che giochi Simone Bolelli, il fulcro attuale di ogni coppia azzurra.
Manca giusto un tassello per prenderci un pass che prima sembrava dovuto, poi lontanissimo, e ora davvero a un passo. Non mancherà Matteo Berrettini a dare il suo sostegno dalla panchina. A novembre in Spagna, poi, si potrebbe rivedere Jannik Sinner se tutto andasse bene. Ma deve dimostrare un vero attaccamento alla maglia azzurra.
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