Djokovic e il caso Sinner: “All’oscuro per mesi, è frustrante. Antidoping? Ci sono tennisti trattati diversamente”
L’ex numero 1 del mondo torna a parlare del caso Clostebol che ha coinvolto il campione italiano. E difende Kyrgios, accanito critico di Jannik: “Ha ragione Nick quando dice che è mancata trasparenza”
Brisbane, 29 dicembre 2024 – "Conosco Jannik da quando era un ragazzo e non penso abbia assunto sostanze proibite intenzionalmente, ma è frustrante pensare che io e tanti altri tennisti siamo stati tenuti all'oscuro per mesi". È chiaro il messaggio di Novak Djokovic. Protagonista del media day a Brisbane, dove andrà a caccia del titolo Atp numero 100, l’ex numero 1 del mondo è tornato a parlare del caso Clostebol che ha coinvolto Sinner. Nole chiede maggiore trasparenza: "Ho dubbi su come funzioni il sistema antidoping e perché ci siano tennisti trattati diversamente da altri. Il problema per me è dato dalla discrepanza nel sistema in termini di trasparenza".
Djokovic nella sua intervista ha anche difeso in un certo senso Nick Kyrgios, accanito critico di Jannik, dicendo di capire le sue parole: "Il caso Sinner non è piacevole, allo stesso tempo però viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social media. Nick si è espresso molto bene riguardo all’intero caso doping di Sinner e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi – le parole del 24 volte vincitore slam –. Abbiamo visto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono stati sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai controlli antidoping e per non aver comunicato la loro reperibilità. Alcuni giocatori di ranking inferiore aspettano la risoluzione del loro caso da più di un anno. Queste cose non fanno bene al nostro sport, come ho già detto più volte in passato".
Nole ha infine ribadito: “Sono stato davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, dal fatto che siamo stati tenuti all'oscuro per cinque mesi (sulla positività di Sinner, ndr). L'Atp non ha spiegato bene il motivo per cui hanno mantenuto il riserbo. Poi abbiamo avuto il caso di Simona Halep e poi quello di Iga Swiatek e non è una bella immagine per il tennis”.
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