Sinner e il caso doping, il Tas: “Procedimento iniziato”. Cosa chiede la Wada

Il Tribunale arbitrale dello sport ha comunicato l’avvio dell’iter dopo il ricorso dell’Agenzia mondiale antidoping contro l’assoluzione del numero 1 del tennis: Jannik era stato trovato positivo al clostebol lo scorso marzo

4 ottobre 2024

Losanna, 4 ottobre 2024 – Sinner e il caso Clostebol, il Tas di Losanna ha annunciato di “aver registrato la dichiarazione di appello presentata dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada)”, contro l’assoluzione del tennista azzurro stabilita dalla sentenza dell’International Tennis Integrity Agency.

Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale
Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale

Per l’Itia il numero 1 del tennis mondiale, risultato positivo al Clostebol lo scorso marzo durante il torneo di Indian Wells, non ha avuto “colpe” e non è stato responsabile di alcuna “negligenza”.  La quantità di sostanza trovata nel corpo di Jannik era infinitesimale e considerata ininfluente per quanto concerne l'aspetto sportivo. Jannik ha spiegato di essere venuto a contatto con il clostebol per contaminazione: la sostanza è infatti contenuta nel farmaco da banco Trofodermin, utilizzato per trattare una piccola ferita dal suo allora fisioterapista, Giacomo Naldi, che aveva effettuato in quei giorni massaggi e altri trattamenti a Sinner. 

Il Tas: “Il procedimento è iniziato”

Per Sinner si entra quindi nella fase più delicata. Il Tribunale arbitrale dello Sport ha spiegato che “il procedimento è iniziato”. Continua la nota: “In conformità con il Codice di arbitrato sportivo, le parti si stanno scambiando memorie scritte e il Collegio arbitrale che deciderà la questione è in fase di costituzione. Una volta pronto, il Collegio emetterà direttive per la fase successiva della procedura, inclusa la programmazione di un'udienza. Dopo l'udienza, il Collegio delibererà ed emetterà un lodo arbitrale contenente la sua decisione e le relative motivazioni. Al momento, però, non è possibile indicare un lasso di tempo per l'emissione della decisione. La decisione del collegio del Tas sarà definitiva e vincolante, fatta eccezione per il diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati”.

Cosa chiede la Wada

Con il ricorso, la Wada vuole ottenere l’annullamento della sentenza dell’International Tennis Integrity Agency e la squalifica di Jannik Sinner per un periodo compreso tra uno e due anni. L’Agenzia mondiale antidoping chiede anche la cancellazione del risultato ottenuto dall’azzurro a Indian Wells (Sinner era stato eliminato in semifinale da Carlos Alcaraz). La Wada ha deciso di presentare appello giovedì 26 settembre perché “ritiene che la constatazione di 'assenza di colpa o negligenza’ non sia corretta ai sensi delle norme vigenti”.

Sinner: “Sono fiducioso"

Da Shanghai, in attesa di debuttare contro il giapponese Taro Daniel nel penultimo Masters 1000 della stagione, Sinner è tornato a parlare del caso doping. Il ricorso della Wada è un incubo e tale resterà fino a sentenza. Intanto lui si difende e ai giornalisti dice di essere fiducioso: "Ho già risposto a Pechino, dicendo che sono un po' sorpreso, ma sapevo che potenzialmente poteva accadere. È successo, sono ancora sorpreso, ma collaborerò come ho fatto prima – le parole del numero 1 Atp –. Ho avuto tre udienze e tutte e tre sono andate a mio favore, il che è positivo. Sono fiducioso affinché possa risolversi positivamente. In questa situazione non mi sento a mio agio perché pensavo fosse finita e invece ci risiamo, quindi non è facile".

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