Sinner, cosa succede ora dopo il ricorso della Wada
L’agenzia mondiale antidoping ha dieci giorni per presentare la documentazione completa sul ricorso, Sinner ne avrà venti a disposizione dalla ricezione, per presentare le controdeduzioni. Intanto Jannik vince e va avanti a Pechino
Roma, 28 settembre 2024 – E adesso, che cosa succede? Ora che la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, ha deciso di impugnare la sentenza di Sport Resolutions che ha assolto Jannik Sinner dal caso Clostebol per ‘mancanza di colpa o negligenza’, che cosa attende il futuro di Sinner? Sul campo l’azzurro una prima risposta l’ha già data: oggi ha battuto in tre set Safiullin, conquistando il pass per i quarti finale dell’Atp 500 di Pechino.
Nel merito, l’appello della Wada si concentra proprio sulla formula usata da Sport Resolutions per assolvere il tennista italiano. Senza ripercorrere le 33 pagine della sentenza, in sintesi si può dire che per Sport Resolutions Sinner ha assunto il Clostebol senza saperlo, perché non era informato del Trofodermin che il fisioterapista aveva usato prima di massaggiargli i piedi, e dopo aver fatto tutto il possibile per evitare casi simili: sono stati valutati come elementi a favore di Sinner il fatto che lui avesse chiesto al fisioterapista Giacomo Naldi se aveva utilizzato qualcosa per curare la ferita al mignolo (ottenendo risposta negativa, perché al momento della domanda Naldi non aveva ancora usato il Trofodermin) e il fatto che tutti i membri dello staff siano sotto contratto e con un curriculum di alto livello nel proprio campo. Il principio è quello delle delega delle competenze: se mi affido a professionisti di primo livello e li metto sotto contratto, ho fatto il massimo per evitare casi ‘accidentali’ o dovuti a incompetenza.
Questo sarà il punto centrale del procedimento del ricorso, sul quale però c’è ancora incertezza per quanto riguarda i tempi.
Il Codice mondiale antidoping della WADA stabilisce che il TAS è "l’organo giudicante di ultimo grado per le procedure antidoping relative ad atleti di livello nazionale ed internazionale”. E’ anche “giudice d’appello in relazione alle decisioni adottate dal CIO e dalla maggior parte delle Federazioni Internazionali”. Il Tas ha due divisioni, quella ordinaria, simile a molti altri arbitrati. E quella dei ricorsi, che sarà coinvolta in questo caso, perché si occupa degli “appelli definitivi per le decisioni prese dagli organi sportivi competenti, sia a livello nazionale, che internazionale”.
Più del 90% dei casi che arrivano al Tas sono trattati dalla Divisione Ricorsi.
I tempi: in casi recenti, quello più famoso da noi riguarda il difensore dell’Atalanta Palomino che fu trovato positivo nel luglio del 2022 e assolto dal TAS nel settembre del 2023. Ogni caso fa storia a sé, la data di partenza in questo caso non è quella della positività, che risale al marzo scorso, ma dell’appello depositato dalla Wada, quindi giovedì 26 settembre. Ora il Tas dovrà comporre una commissione formata da tre elementi, a meno che le due parti non si accordino per un giudice unico. Le parti possono anche accordarsi per un procedimento accelerato.
Ora la Wada ha dieci giorni di tempo (dal 26 settembre, contando anche i giorni festivi), entro i quali inviare la motivazione dell'appello o in forma breve, oppure corredata da argomentazioni legali, i nomi di eventuali testimoni, i nomi di esperti che intende interpellare per sostenere la propria posizione ed eventuali altre misure richieste.
Il Tas notificherà a Sinner la ricezione dell’appello da parte della Wada: da quel momento scatteranno i venti giorni a disposizione di Jannik per presentare una difesa scritta, eventuali ricorsi per mancanza di giurisdizione, eventuali fatti, testimoni ed esperti su cui si baserà la difesa. E a quel punto inizierà il procedimento vero e proprio.
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