Febbre Giochi, Parigi val bene una volée. Quattro posti per l’Italia: chi oltre a Sinner?

L’oro olimpico attira i big, molti azzurri dovranno stare a casa. Berrettini ha due mesi per risalire il ranking e prendersi il pass

di PAOLO GRILLI -
9 aprile 2024
Febbre Giochi, Parigi val bene una volée. Quattro posti per l’Italia: chi oltre a Sinner?

Febbre Giochi, Parigi val bene una volée. Quattro posti per l’Italia: chi oltre a Sinner?

Tutti pazzi per le Olimpiadi. Una banalità, prendendo in considerazione gli interpreti di ogni sport praticato sull’orbe terracqueo. Per il tennis, però, non è sempre stato così. Introdotto ai Giochi solo nel 1984 come disciplina dimostrativa – e arrivarono i bronzi azzurri di Paolo Canè e Raffaella Reggi – ha faticato a imporsi nella cornice di un evento planetario che aveva sempre idealmente esaltato i valori del dilettantismo. Molte barriere, molte delle quali solo di facciata, nel frattempo sono però crollate e il potere attrattivo di un oro a cinque cerchi è irresistibile anche per i fuoriclasse della racchetta. Anche se il torneo olimpico non porta punti, anche se i premi delle federazioni sono inevitabilmente irrisori rispetto a quelli di un Major, o anche di un Atp Masters 1000.

Nell’albo d’oro dei Giochi figurano Agassi, Nadal, due volte Murray, Zverev. Djokovic ha invece sempre fallito l’assalto alla vittoria, mentre Federer ha trionfato solo in doppio, con Wawrinka nel 2008.

L’obiettivo di un podio che vale più di qualsiasi altro ha stregato anche Jannik Sinner, numero 2 al mondo che dopo aver saltato Tokyo ha ribaltato la prospettiva: circa il ruolo di portabandiera ha dichiarato di non pretendere nulla, ma già da inizio anno ha messo il torneo di Parigi 2024, che si giocherà sugli stessi campi del Roland Garros, in cima alla sua lista dei desideri. Traguardo condiviso anche da Carlos Alcaraz: "Vorrei l’oro più della vittoria all’Open di Francia", ha detto senza remore il numero 3 al mondo. Che spera di fare coppia con Nadal, alle prese con un ritorno al top faticosissimo e di fatto qualificabile ai Giochi solo con la wild card riservata ad ex vincitori di Slam.

L’Italtennis ha però il problema dell’abbondanza verso i Giochi. Perché potrà portare solo quattro atleti (più due in doppio). Blindato il pass di Super Jannik, restano altri tre slot e se li aggiudicheranno gli atleti meglio piazzati il 10 giugno nel ranking.

Al momento, la chance olimpica spetterebbe quindi anche a Lorenzo Musetti (n.24 Atp), Matteo Arnaldi (38) e Lorenzo Sonego (59). Molto può succedere nei prossimi due mesi all’insegna della terra rossa, ma si profilerebbe ora un’esclusione per Matteo Berrettini: la vittoria a Marrakech l’ha riportato fra i primi cento al mondo (è ora 84°), comunque dietro a Luciano Darderi (63), Flavio Cobolli (64), Luca Nardi (76), questi ultimi tre però non convocabili per non aver avuto chiamate in azzurro per la Davis nel biennio olimpico. C’è tanta Italia, nel tennis, e Parigi val bene una volée: ed è un peccato che il torneo olimpico preveda solo 64 partecipanti, con tutto il talento che abbiamo.

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