Il forfait a Roma per la tonsillite. Berrettini si arrende: "Non sono pronto»

Berrettini si ritira dal torneo di Roma per motivi fisici, un'altra assenza importante dopo Sinner e Alcaraz. Nadal affronta l'invecchiamento e gli infortuni con realismo.

9 maggio 2024
Berrettini si arrende: "Non sono pronto"

Berrettini si arrende: "Non sono pronto"

Alla fine ne resterà uno solo, come nei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. Perché in un torneo già privo di sette tra i migliori, con Sinner e Alcaraz a guidare la carrozza degli assenti, ieri è salito sul treno dei rimpianti anche Matteo Berrettini (nella foto). E anche se le parole di Rafa Nadal poche ore prima erano state un manifesto di lucidità senza ipocrisia, il forfait dell’italiano è di quelli che lasciano il segno.

"Sono triste di comunicare che non parteciperò, non sono pronto e col mio team abbiamo deciso di non rischiare – ha detto con una voce rotta –. Cosa mi sento? La sensazione che potrebbe succedere qualcosa, ho preso tanti medicinali e credo che il mio fisico sia debilitato e non sia in grado di giocare per tante ore. Se non ho la possibilità di dare tutto non è giusto che scenda in campo. La cosa buona è che non ho nulla di rotto, ma c’è tanta tristezza. Sono tre anni che questo torneo mi sfugge".

Reduce da una brutta tonsillite, Berrettini spera come Sinner di essere pronto per Parigi, ma dalle sue parole emozionate si intuisce che non ha più intenzione di correre alcun rischio, dopo il troppo tempo perso per gli infortuni a raffica.

Tempo che scorre anche per Rafa Nadal, probabilmente alla sua ultima partecipazione a Roma. Un torneo che ha vinto dieci volte, un torneo nel quale proverà a giocarsela: "Perché no? Sto crescendo, ho alti e bassi, ma un mese fa non avrei mai immaginato di farcela ad essere qui". Quanto agli infortuni, Rafa tira un passante all’ipocrisia: "Se spingi il tuo corpo al limite, se giochi tanto e se lo fai su superfici dure, prima o poi ti fai male. Gli infortuni ci sono sempre stati, non ditelo a me, che ne ho subiti tanti. Ma ci sono di mezzo lo sport, il business e gli atleti: noi sappiamo che le regole del gioco a cui vogliamo giocare sono queste, e le accettiamo. Capisco che l’assenza di Sinner o Alcaraz sia terribile, ma sono giovani. Avranno occasione di rifarsi".

d. r.

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