Il nuovo Berrettini ricomincia da Phoenix. "Non avevo più forze per tornare al top. Così Sinner e Maldini mi hanno aiutato»

Matteo Berrettini affronta il difficile percorso di ripresa dopo l'infortunio agli US Open, cercando serenità e ispirazione da amici come Jannik Sinner e Paolo Maldini. Con il nuovo allenatore e la determinazione a tornare competitivo, il campione si prepara per il ritorno ai vertici del tennis.

di GABRIELE TASSI -
21 febbraio 2024

Il campione che ha conosciuto il baratro tocca il fondo poi risale. "Non riuscivo a fare quello che amo, giocare e competere. E non riuscivo ad accettarlo". Matteo Berrettini si lascia alle spalle le tenebre dell’infortunio degli US Open e prepara il giorno della resurrezione tennistica: "Phoenix e poi Miami". A Indian Wells dice che non ci sarà ma ciò che conta ora per il 27enne romano è ritrovare sui campi da tennis la serenità perduta. C’è voglia di tornare lassù, grazie anche all’aiuto di amici-esempi sportivi come Jannik Sinner e Paolo Maldini.

Berrettini come sta ora?

"Vengo da mesi complicati, voglio ringraziare tutti per la pazienza che hanno avuto nel sopportare il mio silenzio. E’ stato un momento difficile, ora sento di averlo superato".

In Australia sembrava fatta, poi un altro stop. I mesi di assenza hanno a che fare più con il corpo o con la mente?

"No, è partito tutto dal corpo e dall’infortunio. Questa volta però mi è sembrato di non avere più energie psicologiche per riuscire a tornare più forte di prima. Ero entrato in una fase di stallo da cui non riuscivo più a uscire".

Cosa prova vedendo Sinner giocare così bene? E’ una molla per tornare presto e duellare magari con lui?

"Provo grandissima stima per Jannik, la prima volta che ci ho giocato ho capito subito che era speciale. Poi, durante la Coppa Davis mi ha aiutato, sto cercando di prendere qualcosa da lui. Vederlo lassù mi fa venire voglia di tornare al top".

Come è uscito dal periodo brutto? Ora cosa sogna?

"Sicuramente l’infortunio agli Us Open e poi i mesi successivi. Uscivo di casa di forza, poi sono ripartito dalle basi: perché gioco, perché mi piace sfidare i limiti, giorno per giorno ho messo ordine nella mia vita sportiva. La voglia di alzare un grande trofeo c’è sempre e mi manca troppo il torneo di Roma, che non vedo da due anni".

L’ha aiutata parlare con qualche sportivo?

"Si, uno su tutti Paolo Maldini. Mi ha dato fiducia e mi ha fatto capire che la carriera è lunga e le emozioni si provano sempre. Ho sentito anche Alessio Sakara (lottatore di Mma), la sua mentalità è sempre quella di tirare fuori il carattere oltre le difficoltà".

E l’addio con Santopadre?

"Se ti separi da qualcuno con cui sei stato 15 anni vuol dire che serve un cambio di rotta".

Come si trova con il nuovo allenatore Roig?

"Mi sto trovando molto bene, lui ha un metodo in cui crede molto, testato con tutti i giocatori, Rafa compreso. Stiamo lavorando su come colpire al meglio la palla e lo staff mi sta rivoltando come un calzino".

In questo turno e nei prossimi tornei ci sarà Melissa Satta? "Non stiamo più insieme. Quello che posso dire è che abbiamo avuto un rapporto bellissimo, intenso e stima profonda l’uno dell’altro. Insieme abbiamo vissuto molto intensamente tutte le difficoltà del caso".

Torniamo allo sport, quanto pensa di essere distante ora dal Berrettini 6 Atp?

"Un giocatore arrivato al numero 6 credo lo resti per tutta la vita. Ora sento di avere il potenziale per tornare a quel livello lì. Non mi interessa ranking, voglio solo essere competitivo".

La sua cavalcata 2024 riparte da Phoenix il 13 marzo, che dubbi ha ancora? Se potesse portare con sé un colpo di Jannik quale sarebbe?

"Dubbio? Magari ne avessi solo uno? Mi sono chiesto più volte se sarei tornato a divertirmi. Ma senza dubbi e senza paure vuol dire che non si è più interessati. A Jannik ruberei la risposta, a Malaga era impressionante".

Una lunga lista di problemi fisici, ha rimpianti per il lavoro svolto negli scorsi anni?

"Rifarei tutto uguale, perché se guardo la mia carriera sorrido. Ciò che ho fatto per me è tutta una vittoria".

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