Italia oltre la maledizione Olanda . Romanò trascinatore, è semifinale
Europei, gli azzurri soffrono poi dettano legge nel tie-break. Domani sfidiamo la Francia a Roma
ITALIA
3
OLANDA
2
(19-25, 25-17, 25-16, 23-25, 15-12)
ITALIA: Michieletto 22, Russo 2, Romanò 21, Lavia 16, Galassi 9, Giannelli 4, Balaso (L), Sanguinetti 2, Rinaldi 2, Mosca 3, Scanferla (L), Sbertoli. Ne Bottolo. All De Giorgi.
OLANDA: Tuinstra 14, Plak 7, Nimir 31, Jorna 9, Parkinson 8, Keemink 2, Andringa (L), Van Garderen 2, Koreblenk, Ter Horst, Meijs, Ter Maat, Wiltenburg, ne Klok (L). All. Piazza.
Arbitri: Sarikaya, Mezoffy
di Doriano Rabotti
Per fortuna il destino era mezzo addormentato quando Fefè De Giorgi, scherzando, aveva detto: "Visto che dicono che alle Olimpiadi non si può perdere, vedremo di metterci avanti e perderemo quest’anno".
L’Italia c’è andata vicina, per un attimo sotto il soffitto del PalaFlorio di Bari sono stati avvistati i fantasmi di un antico tabù, perché l’Olanda del bravissimo Roberto Piazza sembrava quella che negli anni novanta ci tolse due Olimpiadi, Nimir pareva Van der Meulen e Kemmink Blangè. E invece alla fine l’Italia va in semifinale, giovedì a Roma affronterà la Francia dopo essersi meritata tutto perché ci aveva messo del suo, sprecando nei momenti cruciali con qualche ingenuità che non dovrebbe essere da campioni del mondo, ma è normale per una squadra fatta di giovanissimi. Però ha poi saputo trovare anche la forza per non tremare, un tie-break così lo vince solo chi ha un grande carattere.
Nell’altra semifinale la Polonia se la vedrà con la Slovenia, dopo aver battuto la Serbia 3-1.
Ieri è stata anche giornata di notizie dall’infermeria: una buona e una cattiva. Per un Simone Anzani che torna a giocare c’è una Alessia Orro che deve dare forfait al torneo preolimpico.
Il centro di Medicina dello sport del Coni ieri ha dato il via libera alla ripresa dell’attività per il centrale della nazionale e della Lube Civitanova, dopo il lungo stop per le aritmie e l’operazione di ablazione al cuore. I test svolti ieri al Centro di Medicina dello Sport dell’Acqua Acetosa di Roma "hanno dato esito favorevole per la concessione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica".
Più tardi l’altro annuncio, negativo: "Alessia Orro lascerà il ritiro della nazionale femminile e non prenderà parte al torneo di Qualificazione Olimpica di Lodz, nonostante gli accertamenti neurologici clinici e strumentali siano risultati negativi. L’alzatrice azzurra, infatti, non è in grado di proseguire il collegiale a causa dei postumi di un trauma cranico subito durante la finale 3°-4° posto dell’ultimo Europeo femminile".
Con la Egonu non convocata, l’Italia perde la diagonale principale con cui ha ottenuto i successi degli anni scorsi.
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