Sinner vince gli Us Open: è il primo italiano nella storia

New York ai piedi del nostro campione, che si impone 6-3, 6-4, 7-5 sul padrone di casa Taylor. L’azzurro è diventato un dominatore più forte di ogni ostacolo

di GABRIELE TASSI
8 settembre 2024
Jannik Sinner batte Fritz e vince gli Us Ope

Jannik Sinner batte Fritz e vince gli Us Ope

Con piantati nella schiena gli occhi di chi fu profeta in patria il braccio tremerebbe a chiunque, tranne Jannik Sinner. Resta quell’Andy Roddick in tribuna l’ultimo americano a conquistare Flushing Meadows 21 anni fa: Taylor Fritz paga un avvio choc e si piega all’azzurro in tre set: 6-3, 6-4, 7-5. Sinner vince il secondo Slam della carriera (e pure in stagione) spazza via le scorie del caso doping e riporta un italiano di nuovo nel mondo delle ’prime volte’.

La partita è a senso unico. Sinner scende in campo centrato: e già il primo game è travolgente. Mentre l’americano deve ancora capire cosa stia succedendo l’azzurro bagna subito col break l’incontro per il titolo. C’è che Taylor pare più sbiadito del tennista grintoso visto durante tutto il torneo. Percentuale di prime sotto i tacchi (38%) e seconde ben aggredibili da Jannik. In tribuna a fare il tifo c’è una grossa fetta del mondo dello spettacolo, simboli del sogno a stelle e strisce: il rocker Jon Bon Jovi, la pop star Taylor Swift con il fidanzato Travis Kelce, talento NFL dei Kansas City Chiefs, oltre all’attore Matthew McConaughey e non solo. C’è che forse il pienone di vip spaventa pure un po’ Jannik, che un paio di game dopo si fa ribreakkare.

Poco cambia, perché il 23enne di Sesto Pusteria ritrova la concentrazione, vede l’amica Maria Sharapova in tribuna e infila due break che lo portano dritto dritto a vincere il primo parziale. Il tutto in una quarantina di minuti, un sollievo rispetto alle maratone giocate nei giorni precedenti.

Ma chi si ferma è perduto. E il padrone di casa riprende il filo della partita a cominciare dal servizio. Mette in campo anche le prime non entrate al primo set, con percentuali vicine al 90 per cento. Sinner continua a martellare da fondo, tenendo Fritz a distanza e tagliando talvolta lo scambio con la palla corta: spesso l’americano non ci prova nemmeno.

Il tennis di Jannik apre tutto il ventaglio della sua tattica, soprattutto in risposta. Un po’ fa il Federer con i piedi incollati alla riga, un po’ imita Medvedev, quasi a baciare i teloni di fondo. L’effetto sorpresa non fa altro che mandare in confusione ancora di più Fritz, con il parziale che viene azzannato alla gola quando serve, ovvero con l’americano sotto 5-4.

Tranquilli? Sì, ma forse pure troppo, perché a inizio terzo set Jannik deve subito salvare tre palle break. Ci riesce, ma Taylor è un fiume in piena e può giocare a braccio libero dando il tutto per tutto, con – a folate – pure grandissimi punti: attacca, scende a rete e salva pure un paio di palle break. E subito dopo è l’azzurro a cadere vittima della distrazione: un doppio fallo sanguinoso gli costa il turno di battuta e si trova per la prima volta indietro nella partita. Troppo però il numero uno al mondo per lasciarsi sfuggire l’occasione dello Slam. Quando Fritz sembra involarsi mette in piedi la rimonta perfetta: tre game di fila dal 5-4, secondo Slam e udite udite, pure un bacio – mai visto prima d’ora – con la fidanzata Kalinskaya.

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