Jannik-Slam e la Premier. "Sei l’Italia che sa vincere». Sanremo spaventa Binaghi

Sinner incontra Meloni a Palazzo Chigi e riguardano assieme il match point. Il presidente Fitp: "Una delusione se andasse". Amadeus: "Se non verrai capirò".

di GABRIELE TASSI -
31 gennaio 2024

Sullo schermo di Palazzo Chigi il match point di Jannik passa e ripassa come un mantra. "Stavamo tutti così, immobili...", dice la premier Giorgia Meloni, mentre gli mostra il video. L’attimo trasforma Sinner nell’eroe nazionale che tutti stavano aspettando, nel ragazzo che tutti vogliono. Ieri, nel primo pomeriggio romano da campione Slam, dopo i complimenti del Papa del giorno prima e l’invito all’Ariston di Amadeus, ecco la seconda puntata del toto-Sanremo. L’azzurro ci sarà o no? Se ci andasse "sarebbe una delusione – dice il presidente Fitp Angelo Binaghi –. Tutti andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi". Del resto pure Sinner ha fatto capire che ballo e canto non sono proprio il mestiere che ha nel sangue, viene da una famiglia molto riservata. Più volte al telefono ci hanno risposto: "Grazie, ma preferiamo non parlare". E lui stesso sul Festival, qualche giorno fa: "Conoscendomi, non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel... Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io".

Così, in un pomeriggio Sanremo diventa un caso, e Amadeus, per provare a rimettere tutto in carreggiata, al Tg1 della sera manda un videomessaggio: "Non volevo metterti in imbarazzo. Se deciderai di non venire capirò, l’importante è che ti dedichi al tennis, faremo sempre il tifo per te perché sei un orgoglio italiano".

Il campione probabilmente è già rodato dalle difficoltà del campo, e i due set rimontati a Medvedev per poi alzare la coppa ne sono la testimonianza. Ma secondo Binaghi l’atleta "va protetto, da dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo scrivere una storia diversa dobbiamo proteggerlo". Insomma tutelare il 22enne da una popolarità che potrebbe sfuggire oltre ogni limite, e che fuori dall’Italia, sempre per parola di Binaghi "sono appena tornato da Melbourne, ha raggiunto limiti inimmaginabili".

Il fuso orario è palpabile dietro le lenti degli occhiali di Jannik. Il trofeo di Melbourne se lo tiene stretto come un bimbo, avvolto in un panno verde perché niente possa segnare quelle superfici a specchio perfette. Sale su un’auto scura mentre Fiumicino l’applaude, poi va in hotel a cambiarsi d’abito per il colloquio con la premier. A palazzo Chigi ci va con un’auto più discreta, passa dalla porta sul retro e si scatta qualche selfie con i dipendenti, poi, una mezz’oretta con la Presidente del Consiglio, il ministro dello Sport Andrea Abodi e appunto Binaghi.

Per il presidente Fitp, pure la Meloni avrebbe consigliato al tennista azzurro di andare al Festival. "C’è stato un lungo confronto tra due persone con grande personalità e intelligenza, seppur di generazioni differenti. Due forti personalità vincenti. Io facevo da arbitro". Il faccia a faccia viene immortalato dai social della Premier: strette di mano, un "grandissimo" da parte di Giorgia mentre il tennista si avvicina e si conclude in un abbraccio finale. Sulle immagini del match point il rosso di San Candido è sincero: "È più bello viverlo in quel momento", il clima è confidenziale.

La premier, nel suo post social, dice: "È questa l’Italia che ci piace, capace di credere in se stessa e superare momenti difficili. Grazie per l’esempio che hai dato, Jannik, agli amanti dello sport, ai nostri giovani e all’Italia tutta".

Che il ragazzo dal braccio d’oro possa diventare un esempio non c’è dubbio. Boom di iscrizioni nelle scuole tennis e una ’Sinnermania’ che impazza dai social alle chiacchiere da bar la dice tutta. Ragazzo portatore di un messaggio, non solo sui campi da gioco: "Credo che sia destinato a togliersi qualche altra soddisfazione e a regalarci altri motivi per godere di grande euforia ma più delle vittorie sportive conterà il messaggio che manda – commenta il ministro per lo sport e le politiche giovanili Andrea Abodi –. Di un talento sportivo, ma anche umano con una sincerità e una profondità che non sono consuete. È molto intelligente e la vive al servizio del ruolo che vuole ricoprire, non vuole essere protagonista ma lo sta diventando".

E gli impegni romani del ragazzo-Slam continuano oggi con un’agenda fitta di iniziative. Oggi Jannik e il presidente Binaghi terranno una conferenza stampa nella nuova sede della Federazione, ma la giornata sarà incentrata anche sullo shooting previsto al Colosseo per celebrare l’impresa in uno dei luoghi simbolo per l’italia.

Domani, infine, la meta sarà il Quirinale: Sinner e gli altri vincitori della Coppa Davis saranno “ospiti” di Sergio Mattarella per i complimenti del presidente della Repubblica.

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