Jasmine e Sara, gioia capitale. Paolini-Errani regine del doppio. Grande trionfo con vista Parigi. E Roma si scopre troppo piccola

Sara Errani e Jasmine Paolini trionfano nel doppio femminile agli Internazionali di Roma, riportando in alto la componente rosa del tennis italiano. La coppia azzurra vince in finale al super tie-break, regalando emozioni e un meritato successo.

di PAOLO GRILLI -
20 maggio 2024
Paolini-Errani regine del doppio. Grande trionfo con vista Parigi. E Roma si scopre troppo piccola

Paolini-Errani regine del doppio. Grande trionfo con vista Parigi. E Roma si scopre troppo piccola

Se Roma cercava una consolazione azzurra per il forfait di Jannik Sinner, ne ha trovata una al profumo di storia con Sara Errani e Jasmine Paolini. Il trionfo nel torneo di doppio femminile degli Internazionali è dolcissimo al Foro Italico, e ha pure il merito di riportare molto in alto anche la gloriosa e nobile componente rosa del nosto movimento, un po’ in ombra di recente con l’impetuosa avanzata dei ragazzi.

Su un Centrale caldissimo, Sara e Jasmine battono al super tie-break Coco Gauff e Erin Routliffe, temibilissima coppia che a Roma metteva insieme il talento della statunitense e la solidità della neozelandese.

Una doppia impresa per le nostre, ’underdog’ del torneo e nemmeno testa di serie. Per la coppia azzurra è il terzo trofeo vinto in coppia dopo Monastir nel 2023 e Linz lo scorso febbraio. La finale ha dispensato emozioni a getto continuo: 6-3, 4-6, 10-8 il punteggio finale, con tanto di doppia, incredibile rimonta nel gioco decisivo: le due azzurre erano sotto prima per 4-1 e poi per 8-6, ma il successo è arrivato conquistando gli ultimi quattro punti. In tribuna, il grande applauso di Tathiana Garbin, capitano di Fed Cup. Da dodici anni una coppia azzurra non si aggiudicava il prestigioso Wta 1000 della capitale. Nel 2012, fu proprio la romagnola Sara a vincere, assieme a Roberta Vinci. E rivederla in trionfo è pura gioia. "Questa vittoria ha un sapore pazzesco – dice –. Jasmine ha una grande potenza, un gran servizio, ed è velocissima, io sfrutto le variazioni e il tocco di palla".

"Sara ha un’intelligenza pazzesca dentro e fuori il campo, si fa fatica a trovare altre tenniste come lei", ribatte in un riflesso di complimenti nel team la toscana, ora numero 12 del mondo in singolare. C’è il Roland Garros, ci sono le Olimpiadi: i sogni su Parigi raddoppiano, con Sara e anche senza. Con anche la possibilità per Jas di giocare pure il doppio misto con Jannik Sinner, e allora le ambizioni triplicherebbero.

Zverev-bis. Al maschile, ieri, il secondo trionfo a Roma, dopo quello del 2017, di Alexander Zverev, che batte 6-4, 7-5 il cileno Jarry e sale al numero 4 Atp. Il brutto infortunio alla caviglia di due anni fa è alle spalle, e il colosso si candida a protagonista per i grandi eventi parigini del tennis. "My name is Jannik", scherza a fine match, ben sapendo che Roma avrebbe voluto celebrare Sinner. "Quando gioco qui mi sento italiano", aggiunge Alexander, che ieri ha vinto il suo sesto 1000, il primo da Cincinnati 2021.

Il bilancio degli Internazionali è molto positivo, con 358mila biglietti venduti (+20% di presenze), ma questo richiama a nuovi progetti. "Improvvisamente il villaggio è diventato insufficiente – dice Angelo Binaghi, n.1 Fitp –. Dobbiamo correre ai ripari. Chiedo scusa al pubblico perché solo la sua passione ed educazione ci ha fatto tenere sotto controllo la situazione. Inizieremo subito a studiare l’adeguamento del site". Ieri, a Torino, nel Piemonte Open Intesa Sanpaolo (Atp Challenger 175), sorpresa Francesco Passaro: in finale, l’umbro 23enne numero 240 al mondo batte 6-3 7-5 Lorenzo Musetti, n.29 Atp. Un’altra favola azzurra al suo incipit?

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