La Davis vale doppio. Sinner, altra missione. Non solo in singolare
Jannik Sinner è il protagonista del tennis azzurro: la sua cavalcata entusiasmante fino alle Finals ha innescato l'ambizione di tutti i tifosi per la Coppa Davis. Ora c'è l'insalatiera più desiderata da vincere, con Sinner che dovrà esprimersi anche in doppio. Sabato in semifinale, probabilmente, si troverà di fronte Djokovic e la Serbia.
Jannik che ringrazia ancora tutti sui social, come se fosse stato il pubblico di Torino – "con un’atmosfera da pelle d’oca", scrive – il vero protagonista delle Finals e non lui. Jannik che incassa punti pesanti in classifica e ’vede’ non lontano Medvedev, al terzo posto di un ranking ancora dominato da Re Djokovic.
La febbre per Sinner non è scemata nel day after. La cavalcata entusiasmante arrivata a un passo dal trono dei Maestri della racchetta lascia una scia di ottimismo sia sul futuro dell’altoatesino, sia su quello del tennis azzurro. Che immediatamente si incrociano per le altre finali alle porte.
"Adesso si parte per la Coppa Davis", scrive il 22enne di Sesto, che già sogniamo trascinatore a Malaga riscaldando il suo rapporto prima congelato con l’azzurro. E’ Sinner-mania, inevitabilmente, per i risultati e per quello che trasmette il Rosso balzato nell’Olimpo del tennis.
Ora c’è l’insalatiera più desiderata, quel trofeo che non vinciamo dal 1976, a innescare come non mai le ambizioni di Jannik e di tutti i tifosi. Con il vecchio formato, e con quello attuale che sarà già da rottamare l’anno prossimo, la Davis è una competizione a parte. Con i valori che si rimescolano e l’imprevisto sempre dietro l’angolo. Naturale che i sogni si aggrappino a Jannik: ma potrà, il nostro, esprimersi anche in doppio oltre al singolare? E’ il dubbio della vigilia.
Oltre a Sinner, Volandri avrà a disposizione Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli. Il capitano dovrà sciogliere innanzitutto le riserve sul secondo singolarista. Sonego, uomo Davis per eccellenza, è reduce dai quarti di finale a Metz. Momento più complesso, invece, per Musetti che ha perso gli ultimi cinque match di fila. Arnaldi ha rotto il ghiaccio ottimamente con la Nazionale nei gironi a Bologna. E poi, come detto, il doppio. Che potrebbe essere decisivo giovedì contro l’Olanda nei quarti dopo che in singolare gli Orange avranno schierato Griekspoor e Van de Zandschulp. Koolhof-Middelkoop sono infatti la coppia numero 8 al mondo, temibilissima.
A Bologna, nel girone, abbiamo schierato nelle tre giornate Bolelli-Musetti con la Svezia, Musetti-Sonego con il Cile e Arnaldi-Bolelli con il Canada.
Jannik vanta uno score di sei vittorie e una sconfitta in singolare con l’Italia, mentre in doppio ha raccolto tre sconfitte in altrettante partite. Un vuoto di vittorie da colmare all’istante, già che ci siamo, per avanzare e poi trovare sabato in semifinale, probabilmente, ancora Djokovic con la sua Serbia. Dimenticando subito Torino.
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