La frecciata di Djokovic: "Jannik? Un problema c’è"

"Capisco la frustrazione di giocatori trattati in modo diverso. Servono protocolli standard". Alcaraz sibillino sull’ammissione dell’italiano agli Us Open. Sinner in campo domani. .

26 agosto 2024
La frecciata di Djokovic: "Jannik? Un problema c’è"

Sinner e Djokovic insieme alle Atp Finals di Torino nel novembre scorso

"Qualcosa di diverso" negli occhi del ragazzo Slam lo aveva colto pure Matteo Berrettini. I sintomi del ’caso doping’ una partita che si giocava negli angoli più profondi della mente di Jannik Sinner e ora va in scena sotto il sole, ancora prima che si scenda in campo agli Us Open, ultimo Major stagionale. C’è un Djokovic sibillino che chiede "protocolli standardizzati per tutti", e un Alcaraz a dirla tutta poco chiaro: "Se lasciano che giochi c’è un motivo". Alla corazzata del numero 1 del mondo arrivano bordate e attestati di stima, proprio come quello del collega romano: "Sta gestendo tutto in un modo impressionante per la sua età", ha detto Matteo a Sky, difendendolo.

Ma se a livello ufficiale l’azzurro è stato indagato e assolto per assunzione involontaria di una dose microscopica di Clostebol, sostanza considerata dopante, non è scagionato da tutti i suoi colleghi. In primis il serbo 24 volte campione Slam, insiste su una mancata coerenza da parte delle autorità anti-doping dopo che diversi giocatori (Kirgios per esempio) hanno parlato di un ’trattamento di favore’ per il numero uno al mondo. "Capisco la frustrazione dei giocatori per la mancanza di coerenza – ha detto Nole –. Da quanto ho capito, il suo caso è stato risolto nel momento in cui è stato annunciato. Ma credo che siano passati cinque o sei mesi da quando la notizia (dei test positivi) è stata comunicata a lui e al suo team. Quindi, sì, ci sono molti problemi nel sistema. Vediamo la mancanza di protocolli standardizzati e chiari".

Nel frattempo, il programma del torneo americano ha fissato l’incontro di Sinner con McDonald per domani sera, sul campo Arthur Ashe, come secondo dopo le 18 (diretta tv in chiaro su SuperTennis e via satellite sui canali di Sky Sport). Slam che l’altoatesino ha detto di non vedere l’ora di giocare: per lui, saltate le Olimpiadi è senza dubbio il principale obiettivo stagionale. Jannik è un altro giocatore rispetto a un anno fa, quando l’avventura a New York 2023 era terminata solo agli ottavi di finale, è cresciuto fisicamente e mentalmente. Ora serve l’ultimo gioco di prestigio: lasciarsi alle spalle le polemiche, soffrire e incassare l’ennesima rivoluzione all’interno del suo team.

Gabriele Tassi

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