L’avversario. Orgoglio Daniil: "Da temere i miei passanti»
Jannik Sinner, 22 anni, è in semifinale con i primi 4 tennisti del mondo. Affronta Daniil Medvedev, con cui ha un bilancio negativo, ma vince con una strategia diversa. Una sfida di grande intensità e regolarità, che mette alla prova le sue abilità.
Sinnermania? I paragoni con i più grandi campioni della nostra storia sportiva si sprecano. Alberto Tomba, Valentino Rossi, Federica Pellegrini.
Ma Jannik Sinner è il primo a giudicarli eccessivi: "Simili complimenti fanno piacere, ma io non ho ancora vinto nulla. Ho solo 22 anni, li prendo per auguri, ma loro hanno vinto per 10 anni e più. Io sono all’inizio. Il tennis è super competitivo, Alcaraz, Rune, Shelton, hanno le mie stesse ambizioni. E chissà quanti giovani fortissimi spunteranno nei prossimi anni. Oggi sono contento di essere in semifinale con i primi tennisti del mondo – tutti i primi 4 - e mi piacerebbe vincere qui ancora due partite…ma chi di loro non ha le carte in regola?".
Jannik per primo – che pure a tratti sembra volare – sta con i piedi per terra. Come gli altri primi tre del mondo. Jannik nel girone ha battuto tre rivali con cui aveva un record negativo: 2-5 con Tsitsipas, 0-3 con Djokovic, 0-2 con Rune.
E’ negativo anche il bilancio con il suo avversario odierno Daniil Medvdedev (2-6) che, vera “bestia nera” lo aveva sconfitto addirittura 6 volte di fila. Ma a Pechino Jannik ha consumato la prima vendetta giocando un match d’attacco dopo aver visto Alcaraz improvvisarsi giocatore serve&volley con Medvedev. Il rettangolo del servizio dista 6,40 metri dalla rete; dalla riga della battuta a quella di fondo ce ne sono altri 4,57 e il russo sta altri 5 metri più indietro. Per giocare i passanti da laggiù ci vuole gran forza e gran mano. A Vienna Sinner ha cambiato strategia e vinto un secondo match di straordinaria regolarità e intensità da fondocampo, sfidando Medvedev sul suo terreno e stroncandolo nel fisico (!) alla distanza.
"Sinner vive un momento di grande forma, ma in fondo qui con Djokovic e Rune ha pur sempre perso un set – ha “minacciato” ieri Medvedev –. Mi attaccherà? Venir avanti contro di me è buona tattica, ma bisogna essere molto bravi a rete, come Alcaraz oggi (ieri, ndr), perché altrimenti io i passanti li so fare! Zverev mi ha aggredito, però io l’ho battuto…".
Insomma caro Sinner… uomo avvisato, mezzo salvato.
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