L’Italia vede doppio: Errani e Paolini in finale. Sinner a Parigi? L’indizio di Cahill fa sognare

La coppia azzurra si gioca il trofeo a Roma, oggi tocca a Bolelli-Vavassori. Intanto il coach di Jannik è arrivato al Roland Garros

di GABRIELE TASSI -
18 maggio 2024
L’Italia vede doppio: Errani e Paolini in finale. Sinner a Parigi? L’indizio di Cahill fa sognare

L’Italia vede doppio: Errani e Paolini in finale. Sinner a Parigi? L’indizio di Cahill fa sognare

Il senso di Sarita per la terra è un déjà vu

che la riporta indietro 12 anni. Nel 2024 come nel 2012 l’azzurra ritrova la finale al Foro Italico, questa volta non con Roberta Vinci, ma in coppia con la toscana Jasmine Paolini. E il tennis italiano, sparito dal tabellone di singolare, può tornare a sognare, anche perché oltre all’exploit dei nostri doppisti, arrivano i primi indizi sulla possibile presenza di Jannik Sinner al Roland Garros.

Parlano i social, in questo caso quelli del supercoach del 22enne altoatesino, Darren Cahill. L’ex tennista australiano qualche giorno fa aveva postato la foto di un borsone da tennis con delle valigie pronte. Ieri, invece, un’immagine ancora più significativa. La sua racchetta immortalata su un campo in terra rossa, assieme alle palline marchiate...’Roland Garros’. Un post che lo colloca sul luogo del misfatto, ma in realtà non scioglie le riserve sulla presenza o meno di Jannik allo Slam parigino. C’è da attendere il responso degli esperti del J Medical, che l’azzurro ha lasciato ieri alla volta di Montecarlo, dopo aver curato l’infortunio all’anca.

Ma ieri, al Foro, le protagoniste erano solo ’Jas’ e ’Sarita’. La veterana e la sua ’allieva’ hanno battuto le statunitensi Desirae Krawczyk e Caroline Dolehide col punteggio di 6-1 6-2. Vittoria netta in una partita dominata, soprattutto da fondocampo. L’unico passaggio a vuoto? In avvio di secondo set, quando arriva l’unico break della partita in favore delle avversarie. Ma Jas e Sarita si rialzano con un colpo di coda, prendendosi – il game successivo – il maltolto. E la partita, sotto gli occhi anche dell’influencer Chiara Ferragni. Per l’Errani è come tornare indietro agli anni d’oro: dodici anni fa quella storica finale con Roberta Vinci. Un trofeo conquistato che ha fatto la storia del tennis azzurro, poi le due occasioni sfumate nel 2013 e nel 2014. Per Sara e Jasmine invece è la quarta finale in coppia della carriera dopo Melbourne (cemento) 2022, Monastir (cemento) 2023 e Linz (veloce indoor) lo scorso febbraio: dalla Tunisia e dall’Austria sono tornate con il trofeo. A Roma troveranno l’americana Coco Gauff e l’australiana Erin Routliffe.

Oggi (non prima di mezzogiorno), tocca invece all’altra coppa dei miracoli: Simone Bolelli e Andrea Vavassori. I due azzurri si giocano un posto in finale contro il tennista di El Salvador Marcelo Arevalo e il croato Matte Pavic. Una sfida alla portata del bolognese e del tennista di Torino, finalisti nell’ultima edizione degli Australian Open. E’ l’altra Italia che sorprende al Foro, e ora vuole andare alla conquista di Roma.

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