Musetti si arrende sul più bello, Djokovic vince e si tiene il numero 1. Sfuma il sorpasso di Sinner

Partita straordinaria del carrarino al Roland Garros, si arrende solo al quinto set alle tre di mattina

di GABRIELE TASSI -
2 giugno 2024
Lorenzo Musetti, 22 anni, si è arreso a Novak Djokovic

Lorenzo Musetti, 22 anni, si è arreso a Novak Djokovic

Parigi, 2 giugno 2024 – “La vittoria appartiene ai più tenaci”. A lettere cubitali la massima di Roland Garros campeggia sul Philippe Chatrier, e nella notte solo il carattere ha tenuto a galla Djokovic contro un super Musetti. Il serbo vince 7-5, 6-7, 2-6, 6-3, 6-0  in una partita che si è allungata ben oltre le tre di notte. Con la sconfitta dell’azzurro sfuma anche la chance di Sinner di strappare la prima posizione del ranking a Nole. Straordinaria però la partita del carrarino, che per due set e mezzo tiene il pallino del gioco, rimontando il 24 volte campione Slam a ripetizione, e regalando al pubblico giocate spettacolari. Solo la fatica – gestita meglio dall’avversario – rovina il sogno del toscano, che cede di schianto. 

Primo set

Un Musetti indiavolato al terzo game illude un po’ tutti. Due passanti eccezionali e due errori di Djokovic gli regalano il primo break. Ma il sogno dura poco, con il serbo che ha una reazione immediata e si riprende il maltolto. Il braccio d’oro di Carrara capace di far muovere molto l’avversario, aprendo il campo con l’aiuto del servizio: molto alte le percentuali di prime palle. Match su ritmi altissimi: Lorenzo resta aggressivo con il rovescio lungolinea, alza le traiettorie e arrota la palla, per lasciare il serbo senza chance di attacco. Due errori sul 6-5 Djokovic sono i nei del parziale: l’azzurro va subito sotto 0-30. Da lì è un attimo per il numero 1 del mondo chiudere 7-5.

Secondo set

La tensione agonistica del carrarino sembra calata. Il suo tennis ha meno pressione, si allontana dal campo e i colpi sono meno profondi. Un Djokovic a dire il vero non troppo brillante ne approfitta quasi subito: taglia lo scambio con la palla corta più volte e il break arriva sul 3-1. L’allungo è a un passo: 4-1. Quando però sembra già tutto in archivio ecco il blackout del serbo, che cala di ritmo e si fa sorprendere da una rimonta dell’azzurro. E’ sul 4-4 che il match torna in equilibrio e di alto livello. Il serbo si piega sulle gambe e deve sfoderare colpi speciali per sfondare la trincea in difesa di Musetti. Il tie-break è il giuste epilogo, e le statistiche sorridono a Lorenzo dato che l’azzurro a Djokovic non ne ha mai concesso uno. Musetti pare baciato dagli dei, la sua palla è pesantissima e lo scambio sembra non finire mai. A questo punto è lui a tagliare le gambe all’avversario con le smorzate: il serbo è attonito. L’azzurro va in fuga 3-0 e il serbo si rifà sotto, chiudendo il 22enne toscano nell’angolo del rovescio. Arrivano in serie errori di back, ma proprio quando Nole pare aver preso il sopravvento ecco il ribaltone dell’azzurro: gran punto di Lorenzo ed errore di dritto del campione Slam, il match sta girando.

Terzo set

Generosità, classe e sacrificio. Il braccio d’oro di Carrara è intenzionato  vender cara la pelle: continua i suo gioco e non cede di un centimetro, nemmeno quando concede palle break. Dall’altra parte c’è un Nole in confusione, che si fa breakkare sul 2-1 con sette punti di fila da parte dell’azzurro. E’ un doppio break su Nole – crollato fino al 20% di punti ottenuti con la seconda – a consegnargli il parziale per 6-2.

Quarto set

In campo è un Nole sempre più paco, travolto dal gioco fantasioso dell’italiano. Succede di tutto: quattro break in cinque game, ma la maggior parte va al serbo, che ritrova le energie mentali per portare la partita al quinto parziale. Non è ancora stanco di vincere.

Quinto set

Il set decisivo sfugge dalle mani di un Musetti innervosito, con Nole che dimostra di saper gestire meglio la stanchezza. Così il serbo inanella un parziale di 11 giochi a uno e spegne il sogno azzurro.

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