Nole e Nadal, quanti dubbi al Roland Garros

Djokovic accusa tremori. Lo spagnolo ammette:. "Forse sarà l’ultimo".

di Redazione Sport
26 maggio 2024
Nole e Nadal, quanti dubbi al Roland Garros

Nole e Nadal, quanti dubbi al Roland Garros

Carlitos Alcaraz ha paura di tirare il dritto. L’infiammazione all’avambraccio destro gli ha fatto saltare Montecarlo, Barcellona e Roma. Anche Jannik Sinner testa con cautela la sua anca. Quando venerdì Fucsovics e ieri Darderi lo hanno spinto a correre verso destra e a tirare il dritto in corsa, si è mosso con prudenza, sebbene Jannik si affanni a rassicurare "ora è tutto ok".

Se i due più interessanti tennisti della “new generation” lamentano di non aver potuto preparare come avrebbero voluto questo Roland Garros, certo peggio stanno i due “old generation” Rafa Nadal (38 anni il 3 giugno) e Novak Djokovic (37 il 22 maggio).

I 14 trionfi di Rafa, i 3 del campione in carica Novak, interrotti solo da due svizzeri in 20 anni (Federer 2009, Wawrinka 2015) contano solo nella memoria di chi ha amato due leggende.

Nadal, 7 vittorie e 4 k.o. ("A Roma è stato un disastro con Hurkacz, eppure in allenamento non ero male…Oggi mi sento molto meglio, ma è allenamento, le domande che mi fate voi me le faccio anch’io") qui non ha avuto il sorteggio sperato: "Questo per me è un posto magico, non so se sarà il mio ultimo Roland Garros, probabilmente sì, ma non lo voglio dare per certo al 100%. Fra un mese e mezzo avrò le idee più chiare. Avrei voluto stare come oggi già un mese e mezzo fa…E sarebbe stato diverso. Zverev al primo turno? Lo accetto. Sarebbe stato meglio più tardi. Ma fisicamente non avverto i limiti di poco tempo fa. Sto molto meglio".

La sensazione è che Rafa creda ancora molto in se stesso, "forse mi illudo". Ma non gioca 3 set su 5 dal settembre 2022 (k.o. US Open con Tiafoe). Se anche battesse a sorpresa Zverev, re di Roma e uno dei primi favoriti qui ("Lo battei nel 2022 – Zverev si disintegrò la caviglia destra e uscì in sedia a rotelle ndr –, ma ci arrivai in condizioni ben diverse. Avevo vinto l’Australian Open e Acapulco…"), recupererebbe per il secondo turno?

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E Djokovic? Per la prima volta in 17 anni arriva a fine maggio senza una finale in 5 tornei. Gli ultimi con Tabilo a Roma, 6-3,6-2, venerdi con Machac a Ginevra, 6-4,0-6,6-1. Avrà scelto di arrivare prima a Parigi? Tutto è possibile, ieri il tremore alle mani ha fatto il giro dei social tra i tifosi preoccupati, ma nel 2024 non si è mai visto il vero Djokovic (dopo un 2023 ben diverso dall’assente Rafa), né il vero Nadal. Pronti a intonare il De Profundis dei due vetero campioni? Attenzione, Djokovic ha un bel tabellone.

Ubaldo Scanagatta

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