Nuovo team, vecchio Sinner con dedica
Panichi e Badio al debutto nello staff di Jannik che parte bene a Pechino rimontando Jarry: un bacio al cielo per la zia scomparsa
L’aveva abbracciata dedicandole l’ultima vittoria, ieri le ha mandato un bacio per ricordarla nella prima. Jannik Sinner ha vinto all’esordio a Pechino, battendo il cileno Jarry in una partita complicata in tre set. Il primo è servito per togliere la ruggine, l’alto-atesino non giocava dalla vittoria nello Us Open, in mezzo solo riposo, tifo per i compagni alla Davis e sfilate a Milano. Il secondo ha ristabilito le gerarchie contro un rivale scorbutico, il terzo è stato una passeggiata (4-6, 6-3, 6-1 il finale).
Subito dopo l’ultimo punto, Jannik ha mandato un bacio al cielo: era per zia Meggi, Margith Rauchegger, sorella di mamma Siglinde. Malata da tempo, la zia è venuta a mancare qualche giorno fa, a lei Jannik aveva dedicato il successo di New York. Come se il destino avesse deciso di aspettare un attimo.
Quello sportivo invece è insensibile ai contropiedi del cuore: "Il primo turno di un torneo non è mai semplice, e certo giocare contro Jarry è decisamente duro. Ma sono contento della mia prestazione, nel primo set ho fatto fatica. Ho cercato di restare mentalmente in partita", ha detto Sinner, concedendosi sui social anche una risposta incrociata a Francesco Totti, che aveva detto: "da quando ha giocato a padel con me, Jannik è diventato numero uno". Lui conferma: "Se Francesco sciasse con me, se io gli porto la metà della fortuna che lui ha portato a me, è probabile che lo vediamo a Milano-Cortina".
Restando allo sport giocato sul campo, i numeri di Sinner sono impressionanti: con quella di ieri sono 56 vittorie su 61 partite giocate nel 2024, e dallo Us Open del 2023 il suo ruolino contro giocatori che nel ranking sono sotto il numero 20 è semplicemente di 48 vittorie a 0.
Merito anche della programmazione, questo è certo: per esempio non difenderà per scelta i 500 punti del torneo di Vienna vinto un anno fa. Non si è iscritto all’evento austriaco, non sarà necessario per chiudere comunque l’anno al numero uno, e all’orizzonte ci sono priorità diverse come la finale di Coppa Davis e le Atp Finals. Farà i Masters 1000 di Shanghai e Parigi-Bercy, probabilmente. Ma saper scegliere gli obiettivi è stato sicuramente un punto di forza del suo gruppo di lavoro, nel quale ieri hanno debuttato ufficialmente il preparatore Panichi e il fisioterapista Badio. A Pechino, agli ottavi incontrerà il vincente di Safiullin-Wawrinka. Aspettando anche lunedì, quando la Wada farà una comunicazione pubblica per dire se farà o meno ricorso contro l’assoluzione di Sinner nel caso Clostebol.
A Pechino ieri ha vinto anche Cobolli contro il kazako Alexander Bublik 4-6, 6-1, 7-6(7/4), ora sfiderà il russo Pavel Kotov. Sonego ha perso 1-6 6-2 6-3 contro Mannarino, vittoria per Elisabetta Cocciaretto sull’australiana Arina Rodionova 4-6 6-4 6-3 (ora la belga Elise Mertens).
A Tokyo, resiste solo Berrettini che affronterà Fils.
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