Tennis, Santopadre: “Berrettini non ha vinto uno slam, ma è stato fonte di ispirazione”

L’ex allenatore del romano ora collabora con Van Assche e ha parlato della mancata vittoria slam di Matteo: ci siamo andati vicini, ma ha ispirato altri

di MANUEL MINGUZZI -
22 aprile 2024
Matteo Berrettini

Matteo Berrettini

Bologna, 22 aprile 2024 – Insieme hanno fatto una finale a Wimbledon, primo italiano di sempre a riuscirci, poi due semifinali sul veloce agli Us Open e agli Australian Open. La vittoria slam è sfuggita di poco, e può essere un rammarico, ma il binomio Vincenzo Santopadre e Matteo Berrettini ha funzionato e dato al tennis italiano un grande contributo in termini di crescita e popolarità. Ad un certo punto, come spesso succede quando i cicli si concludono, le strade si sono separate e Santopadre oggi collabora con Luca Van Assche, da quella Francia che è sempre a caccia di un erede del mitico Yannick Noah. Per Santopadre la mancata vittoria slam con Berrettini rappresenta un peccato, ma a detta sua il percorso è servito a rappresentare una fonte di ispirazione per altri, anche per Jannik Sinner che uno slam lo ha vinto (Australian Open 2024).

Santopadre: “Contento della vittoria di Sinner. Spero in successi di Matteo”

Il rapporto tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner si è consolidato nel tempo e si è cementato ulteriormente in Coppa Davis, dove il tennista romano, seppur impossibilitato a giocare, ha supportato in tutto e per tutto la squadra che poi ha alzato il trofeo. Poi c’è stato il grande lavoro strutturale del sistema tennistico italiano che oggi ha posto il tricolore in cima al mondo, sia come successi sia come numero di giocatori ad alto livello. E chissà che l’apripista, assieme a Fognini, non sia stato proprio Berrettini: “E’ stato un peccato non aver vinto uno slam - le parole di Santopadre a Punto de Break - Abbiamo fatto una finale e due semifinali, ma le cose accadono sempre per un motivo e penso che Matteo sia stato fonte di ispirazione per chi è arrivato dopo, esattamente com Fognini lo è stato per lui”. E c’è stata tanta gioia in Santopadre per la vittoria di Sinner in Australia, consegnando all’Italia un titolo slam che mancava al maschile da quasi cinquant’anni e in generale, compreso il femminile, dal 2015 con la vittoria di Flavia Pennetta a Flushing Meadows: “Sono stato molto felice per il successo di Jannik, un ragazzo eccezionale. Conosco molto bene il suo coach Simone Vagnozzi e mi auguro con tutto il cuore che anche Matteo possa vincere qualcosa di importante”. E in quel caso sarebbe dura per Santopadre un eventuale scontro tra Van Assche, suo attuale giocatore, e Berrettini. Intanto, il francese rappresenta una delle carte più brillanti per il tennis transalpino assieme a Cazaux e Fils: “Tanti mi chiedono come abbia fatto l’Italia a creare un periodo così florido e io dico che le cose non possono accadere dall’oggi al domani, serve un sistema in cui tutte le parti coinvolte facciano la loro parte. Ora tutti guardano all’Italia per capire questo exploit”. Con Van Assche tutto procede bene: “Me ne avevano parlato bene ed è realmente così. Sia lui che il suo allenatore sono bravissime persone e la sua famiglia ha grandi valori. Mi trovo bene”. In attesa di un primo scontro con Matteo, il derby di Santopadre.

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