Sinner, che debutto da maestro. Jannik vince il derby dei gentleman. De Minaur ko, domani tocca a Fritz

Buona la prima per l’azzurro: vola in testa al girone. Nuovo test con l’americano battuto agli Us Open

di GABRIELE TASSI -
11 novembre 2024
Jannik vince il derby dei gentleman. De Minaur ko, domani tocca a Fritz

Buona la prima per l’azzurro: vola in testa al girone. Nuovo test con l’americano battuto agli Us Open

Cinque anni son volati e i campioncini si sono fatti grandi da quell’antipasto di futuro. Le gerarchie sono rimaste le stesse: dalle Next Gen Atp Finals 2019 al torneo dei maestri 2024 vince sempre Jannik Sinner contro Alex De Minaur.

Il torneo delle promesse era stato il loro primo confronto diretto, l’inizio di un dominio che oggi conta 8 vittorie con quest’ultima (6-3, 6-4) a favore dell’azzurro. Che vola già in vetta al girone assieme a Taylor Fritz, suo prossimo avversario (domani) nella corsa alle Atp Finals.

La ‘volpe’ e il ‘demone’, Jannik e Alex: con loro il prototipo del tennista corretto s’è fatto carne. Sportivi in campo come nella vita, l’uno impenetrabile, rigoroso. L’altro, un perfetto soldatino devoto a un gioco generoso. Punto su punto, mai un lamento, più che fra sportivi è una sfida fra gentlemen. E poco importa all’australiano se parte con le quote che lo vedono sconfitto garantito. Si avvicina al campo e strappa subito il servizio a un Sinner esageratamente falloso.

Avvio a freddo e il cemento dell’Inalpi Arena subito si ghiaccia. Anche se in tribuna a fare il tifo ci sono azzurri come Giorgio Chiellini, Jasmine Paolini, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego, venuto a godersi lo spettacolo nella sua Torino. Le telecamere li inquadrano, e Sinner evidentemente si carica: lavora ai fianchi De Minaur con quel back affilato provato tutto il pomeriggio e poi lo trafigge col rovescio incrociato, strappando la battuta. Il palazzetto torinese diventa una bolgia da far invidia a un San Siro dove in contemporanea si gioca un Inter-Napoli quasi da scudetto.

E’ il momento in cui l’altoatesino carica il dritto, che esplode in tutta la sua potenza per iniziare a prendere il largo sull’australiano. Senza prendere troppi rischi il numero 1 del mondo chiude un primo set iniziato con qualche incertezza e poi accelerato fino al ritmo da campione.

L’aussie si fa però maestro di determinazione. Riparte senza colpo ferire: preciso, concentrato e armato di ‘nuove’ traiettorie al servizio che infastidiscono l’azzurro. Sul 2 pari l’azzurro a tre chance per strappare nuovamente il servizio all’avversario, ma il gioco viene interrotto al lungo per un malore di uno spettatore sugli spalti (risolto a quanto pare senza gravi conseguenze). L’azzurro anche qui si fa notare, allungando una bottiglietta d’acqua tra il pubblico. Alla ripresa i muscoli del 23enne di Sesto Pusteria paiono essersi freddati, tanto che De Minaur pareggia i conti, ma la quarta chance di break è quella buona per salire 3-2. Poi è tutto in discesa, in un assolo praticamente perfetto: "Potevo servire meglio – diraà poi l’azzurro". E i propositi sono buoni visto ce ad attenderlo c’è Fritz, battuto in finale agli Us Open e in cerca di rivincita. L’americano ieri "ha giocato davvero bene con Medvedev", dice Jannik. "Saranno i dettagli a fare la differenza". Ma oggi intanto si riposa, ma l’azzurro sarà comunque all’Inalpi Arena per ricevere il trofeo da numero 1 di fine anno (20,30). E questa è già una certezza.

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