Tennis, Vagnozzi: “Sinner migliorato in tutto. La posizione numero uno un sogno”

Un 2023 stellare e un 2024 a caccia di uno slam, coach Vagnozzi parla della coesistenza con Cahill e le qualità di Sinner: ci aspettiamo grandi risultati

di MANUEL MINGUZZI -
2 gennaio 2024
Jannik Sinner

Jannik Sinner

Bologna, 2 gennaio 2023 - Un 2023 da incorniciare, ma un 2024 che potrebbe essere anche migliore. Jannik Sinner ha fatto il primo step di crescita che lo ha portato nei primi quattro al mondo della classifica Atp e a vincere tornei importanti come il primo 1000 della carriera, senza dimenticare Vienna e soprattutto la Coppa Davis dove ha trascinato l’Italia all’insalatiera vincendo tutte le partite a cui ha preso parte, compresa quella in semifinale dove ha annullato tre match point a Novak Djokovic. Adesso manca un ultimo step che significa vincere il primo torneo slam della carriera. Non sarà facile, perché si gioca tre set su cinque (due su tre in tutti gli altri tornei) e servirà una crescita dal punto di vista della condizione psico-fisica per partite che possono durare anche cinque ore e giocando un giorno sì e un giorno no.  

Vagnozzi: “Ci aspettiamo sempre grandi risultati”

Un bilancio del 2023, assieme alle prospettive del 2024, lo ha fatto Simone Vagnozzi in una intervista a Sportmediaset. La coesistenza con Darren Cahill, i miglioramenti di Sinner, le possibilità di diventare numero uno al mondo: il Vagnozzi pensiero parte dall’annata appena terminata. “Le qualità di Sinner le conosciamo tutti, il nostro obiettivo era arrivare tra i primi otto del mondo e ci siamo arrivati con anticipo salendo al numero quattro - le sue parole - La cosa più importante è vederlo migliorato tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Sta di ventando uomo”. Insomma, ci si attendono risultati di prestigio: “Con le sue qualità ci aspettiamo sempre grandi risultati”, la risposta di Vagnozzi. A dare una spinta alla crescita di Jannik c’è stato sicuramente l’inserimento nello staff di Darren Cahill, allenatore con grande pedigree ma che ha avuto la sensibilità di entrare senza stravolgere: “E’ importante il fatto che sia io che Darren non vogliamo essere in prima pagina e lui è una persona speciale. Ha un grande curriculum ma è entrato in punta di piedi. I meriti vanno a lui”, il riconoscimento di Vagnozzi. E chissà che Sinner non possa diventare numero uno al mondo. Per Vagnozzi rappresenterebbe un sogno: “Jannik numero uno? Sarebbe un sogno. Il mio obiettivo è migliorare sempre come allenatore e quella tappa sarebbe importante ma non l’unica”. Per arrivarci si renderà necessaria la vittoria in un grande slam, vero obiettivo di Sinner per il 2024 anche se i rivali sono agguerriti, partendo da Novak Djokovic, passando per Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz e terminando con il ritorno di Rafa Nadal. Vagnozzi, però, non mette il carro davanti ai buoi: “Come festeggeremmo una vittoria in uno slam? Non ci abbiamo pensato, ci penseremo a tempo debito, ma non credo faremo grandi cose”, ha scherzato. Prima chance dal 14 gennaio a Melbourne per gli Australian Open e con il tanto atteso rientro di Rafa Nadal che può rappresentare una mina vagante del tabellone.

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