Sinner in Cina con furore. Caccia al bis a Pechino, il torneo ’zero’ di Jannik. Con Jarry il primo test
In oriente iniziò la scalata verso il numero 1. A Chengdu Musetti si ferma in finale
Un anno fa Sinner è partito dalla Cina con furore e non si è più fermato. due Slam, una Coppa Davis e pure il numero uno del mondo. Oggi, anzi, all’alba di domani riparte l’Atp di Pechino, torneo che è stato per la sua carriera una sorta di giro di boa: la vittoria in finale su Medvedev dopo sei sconfitte di fila e l’inizio di una parabola che ancora punta verso l’alto grazie allo Us Open conquistato poche settimane fa.
Esordio da dolci ricordi quindi all’Atp 500 cinese, anche se sulla strada domani (o venerdì, orario stimato intorno alle 13 italiane, diretta Sky) c’è un avversario piuttosto complicato come Nicolas Jarry. Un gigantesco cileno dal servizio-killer, che ha già sconfitto Jannik una volta (ma nel 2019). Di certo non l’avversario che tutti vorrebbero se c’è da mettere nelle gambe un po’ di gioco, ma l’azzurro ha già dimostrato di saper gestire piuttosto bene i debutti ’a freddo’. Anche perché in finale si configura nuovamente la sfida delle sfide contro la sua perfetta antitesi Carlos Alcaraz. I due si sono virtualmente confrontati anche a distanza. In sintesi, lo spagnolo ha aspramente criticato un calendario Atp "troppo fitto, così vogliono ucciderci". Jannik dal canto suo ha risposto: "La stagione è lunga ma noi giocatori possiamo scegliere quali tornei giocare e quali no". Insomma un testa a testa che si fa succoso in vista dell’ultima tirata stagionale con una manciata di Master 1000 da giocare, le Atp Finals e soprattutto la Coppa Davis: entrambi sono le punte di diamante delle loro nazionali.
A Pechino per il 23enne di Sesto Pusteria sarà anche il primo test ufficiale con il nuovo team al completo. Oltre agli allenatori Vagnozzi e Cahill sono volati in Cina anche nuovo preparatore atletico Marco Panichi e del nuovo fisioterapista Ulises Badio, chiamati a sostituire Naldi e Ferrara dopo il caso Clostebol.
Nel frattempo a Chengdu Lorenzo Musetti fa il tris. Purtroppo dal retrogusto amaro: seppur in una stagione fenomenale (indimenticabile il bronzo olimpico), il carrarino perde la terza finale di quest’anno contro un astro nascente del tennis cinese ’Jerry’, e meglio Juncheng Shang. Finisce 7-6 (4) 6-1 per il cinese, che incatena sul fondo il tennis da esteta di Musetti.
Tornando a Pechino (non prima delle 4 del mattino), oggi Cobolli sfida Bublik, mentre Sonego trova Mannarino. A Tokyo invece (non prima delle 3) in campo Bellucci contro Draper e Arnaldi contro Tommy Paul.
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