Sinner, missione compiuta. Tre è il numero perfetto, un altro passo verso il mito

Griekspoor ko: Jannik sul podio Atp. Prima di lui tra gli azzurri solo Pietrangeli. In finale a Rotterdam c’è l’australiano De Minaur, già sconfitto in Coppa Davis.

di GABRIELE TASSI -
18 febbraio 2024
Sinner, missione compiuta. Tre è il numero perfetto, un altro passo verso il mito

Sinner, missione compiuta. Tre è il numero perfetto, un altro passo verso il mito

I Carota Boys si confondono nel pubblico in salsa ‘Orange’. Una delegazione del tifo contagioso per Jannik vuole esserci all’ennesimo appuntamento con qualcosa di unico, un italiano al terzo posto della classifica Atp. Ed è in un attimo Sinnermania anche nel palazzetto di Rotterdam che ospita il prestigioso Atp 500: la passione per il rosso contagia anche il pubblico mentre l’azzurro gioca contro il beniamino di casa Tallon Griekspoor. Lui, 27 anni, numero 29 al mondo Jannik lo ha già affrontato due volte, perdendoci, una proprio a Rotterdam, proprio una semifinale, proprio un anno fa. Quando è iniziata la vera scalata di Sinner al podio Atp che ieri sera ha conquistato battendo l’olandese 6/2-6/4. Così fra due settimane Jannik (forse prima, nel caso stasera vincesse il torneo) prenderà il posto di Medvedev sul podio Atp, lì dove nessun italiano si era mai spinto nell’era ‘open’, prima delle classifiche computerizzate ci era riuscito solo Nicola Pietrangeli a fine 1959 e a fine 1960. "Vuol dire tanto per me e per tutta l’Italia, ma è solo un numero - ha commentato il campione Slam –, la cosa più importante è muovere il tennis italiano verso una direzione che permetta ai ragazzi di avvicinarsi a questo sport".

La partita. Griekspoor, un giocatore brillante, non ha nulla da perdere contro l’uomo del momento che tutti vogliono provare a battere. In palio c’è molto più di una partita e qualche punto Atp: Jannik si gioca un posto nella storia. Macché cuor leggero: la tensione gioca subito qualche scherzo al padrone di casa: un doppio fallo regala la prima palla break a Jannik già nel game d’esordio. Chance che però l’olandese annulla con una bella prima potente. Poi l’altoatesino – contro lo stesso avversario che qui aveva battuto in semifinale nel 2023 – parte come un rullo compressore: piedi nel campo con la risposta e il break se lo va a prendere a suon di ritmo, nel primo game. Il piglio è diverso, Sinner pare più convinto e sicuro rispetto alla gara con Raonic: il canadese venerdì era riuscito a mettere l’azzurro in difficoltà con colpi pesanti come macigni e servizi ai 230 all’ora. Ma Jannik dice di averci lavorato su: "Ho provato e provato in allenamento – dirà a fine partita – e oggi (ieri, ndr) ho trovato sensazioni favorevoli. I colpi del 22enne dai ricci rossi cadono a un palmo dalla riga e le traiettorie strette disegnano il campo mentre Griekspoor in risposta può solo provare difendere.

L’olandese è dotato di un servizio corposo, ma ben sotto le velocità di crociera del talento di San Candido: al quinto game ecco il secondo break con Jannik che si spinge sempre più dentro il campo e fulmina con un passante stretto la discesa a rete dell’avversario: 4-1. Nel game successivo Griekspoor pesca due Jolly, due dritti incrociati pizzicano la riga e gli regalano la prima palla break in carriera contro l’altoatesino che però sfodera un paio di colpi insoliti (compresa una smorzata perfetta) per annullarle. Poi tutto va come deve andare, Griekspoor prova il tutto per tutto e...Jannik fa...tutto, compreso firmare il 6-2 del primo parziale.

L’olandese comincia con lo stesso piglio anche il secondo parziale. Otto prime su otto (nei primi suoi due game di battuta), e ogni colpo viene vibrato con forza contro quel ragazzo venuto dalle Alpi che però pare un muro di gomma. Se al padrone di casa gira tutto bene, Jannik cambia tattica, smorza o scende a rete facendo vedere il carniere di colpi messo su da inizio anno. Solo un medical time out di Griekspoor lungo 5 minuti spezza un po’ il ritmo a Sinner: l’azzurro commette due errori di fila concedendo una doppia palla break all’avversario. Chance annullate appena l’azzurro serve tre prime di fila, sventando il pericolo. Il tutto si ripete al turno di battuta successivo del tennista di San Candido, con l’olandese sempre proiettato all’attacco per tentare di sorprenderlo, pure con il serve and volley.

E’ sul quattro pari che il gioco olandese si smonta. Anzi sembra crollare come un castello di carta sopra un tavolo che balla. Improvvisamente le bordate da fondo di Griekspoor cominciano a no ntrovare più il campo: piovono errori e pure un doppio fallo sanguinoso che consegna il break a Jannik oltre alla chance di servire per l’incontro. E ancora una volta tutto va come deve andare: Jannik chiude il paziale 6-4, vince la 13ª partita di fila e la 201ª in carriera, sale virtualmente il primo gradino del podio Atp (al momento solo fra due settimane). In finale lo aspetta oggi alle 15,30 (diretta Sky) De Minaur, altra vecchia conoscenza. I due si sono affrontati nell’ultimo atto di Coppa Davis. E Jannik aveva vinto. Che sia di buon auspicio?

Da domani l’Italtennis torna in campo anche con Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego al “Qatar ExxonMobil Open” (ATP 250 - montepremi 1.395.8725 dollari) sul cemento del Khalifa International Tennis & Squash Complex di Doha. Il 21enne di Carrara, n.26 del ranking e 7 del seeding, debutterà contro il cinese Zhizhen Zhang, n.47 ATP: tra il tennista toscano ed il 27enne di Shanghai non ci sono precedenti. Il 28enne di Torino, n.48 ATP, è stato invece sorteggiato al primo turno contro il russo Pavel Kotov, n.65 del ranking. Il 25enne moscovita si è aggiudicato in due set l’unico confronto precedente con il piemontese, disputato negli ottavi sul veloce indoor di Stoccolma lo scorso autunno. I due azzurri sono in gara insieme nel doppio. Assente il campione in carica Daniil Medvedev, a guidare il seeding ci sono altri due russi: Andrey Rublev e Karen Khachanov.

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