Sinner re in erba, prenota già Wimbledon

Ad Halle il trionfo del numero 1, dedicato alla fidanzata Anna che perde la finale a Berlino. Bolelli-Vavassori super: successo nel doppio

di PAOLO GRILLI -
24 giugno 2024
Sinner re in erba, prenota già Wimbledon

Sinner re in erba, prenota già Wimbledon

Jannik dedica subito la vittoria ad Anna, la fidanzata, che invece la finale del suo torneo l’ha appena persa a Berlino, a due ore di auto da lì.

Ad Halle riprende la straordinaria normalità di Sinner, quella del trionfo e delle sane emozioni di un ragazzo di cui fidarsi sempre. Il numero 1 al mondo diventa re anche sull’erba. Non c’è superficie che gli resista, non c’è situazione in cui non riesca a esprimere il suo tennis senza pecche, ardito e concreto. Quarto torneo in saccoccia in questa stagione, il quattordicesimo in carriera. A ventidue anni. Ora c’è Wimbledon, e si punta immancabilmente al bersaglio grosso. "L’anno scorso sono arrivato in semifinale – dice a Sky dopo il successo – e adesso ho ancora più fiducia".

Robert Hurkacz, suo grande amico, è stato un avversario di alto livello nell’ultimo atto dell’Atp 500 tedesco. Non si è fatto mai strappare il servizio. I due giganti hanno battagliato regalando un raro spettacolo di potenza e tattica. Nei giochi decisivi ha prevalso il nostro. 7-6, 7-6 lo score di una giornata da ricordare. Jannik ha vinto il 94% dei punti quando ha servito la prima, cedendo in questa circostanza appena tre quindici in tutto il match. Quella di ieri è la trtentottesima vittoria su 41 in stagione. Statistiche mostruose, che parlano di una solidità di gioco da fuoriclasse.

L’erba non è più un territorio inesplorato, ma di conquista. Con un Alcaraz sconfitto a sorpresa al Queen’s da Draper, e Djokovic che sta cercando di rientrare a tempo di record sui campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, quelli che l’hanno visto trionfare sette volte (l’anno scorso batté proprio lui Jannik in semifinale, ma sembra già un’era fa), Sinner è in assoluto il favorito del terzo Slam di stagione.

La giornata azzurra aveva avuto un avvio meraviglioso ad Halle con il successo nel doppio di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, a loro volta vincitori nella finale con un doppio tie-break contro la coppia tedesca Krawietz- Puetz. I due azzurri, finalisti all’ultimo Roland Garros e all’Australian Open, fanno loro il secondo torneo dell’anno dopo Buenos Aires e sono primi nella Race 2024. Ovvio che a Wimbledon, come ai Giochi, le ambizioni siano ora stellari.

Il tris azzurro è mancato solo per la sconfitta di Lorenzo Musetti, battuto in finale sull’erba nobile del Queen’s dall’americano Tommy Paul. 1-6, 6-7 (8) il punteggio, con Muso che non ha sfruttato un set point nel secondo parziale. C’è delusione, certo, ma il toscano neo papà esce in realtà dal prestigioso torneo con un sorriso largo così. Il suo tennis geniale è tornato, gli applausi dagli spalti arrivano frequenti e copiosi. Anche il ranking – ora Lorenzo è 30esimo – migliorerà. Wimbledon, arriviamo.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su