Sinner, una vittoria per spazzar via i dolori
Debutto agli Us Open contro McDonald dopo il caso doping. Gioia per Berrettini a un anno di distanza dall’infortunio: Ramos-Vinolas ko
I dolori del giovane Sinner sono diluiti dal sudore della fronte sulla soglia dell’ultimo Slam. Le "notti insonni di Wimbledon" dopo il caso doping sembrano un ricordo lontano quando a Jannik tocca scendere in campo per il debutto agli Us Open contro Mackenzie McDonald (oggi non prima delle 19,30). L’azzurro prima indagato e poi assolto da un tribunale indipendente per assunzione involontaria di Clostebol risponde ai dubbi dei colleghi – pure dei big – con un secco: "Sono stato trattato come tutti gli altri".
Le voci di corridoio rimbalzate dai social alla carta pesano come macigni sulla schiena del ragazzo Slam, mentre si vocifera pure di una rottura con la sua ragazza tennista Anna Kalinskaya. E il debutto scotta più che mai, anche se arriva contro un avversario già battuto nettamente tre volte: la prima, nel 2021, regalò a Jannik il suo primo Atp 500. Primi scambi caldissimi per liberare tutto il nervosismo accumulato in questi mesi, dopo la notifica dell’avvio d’indagine per presunta assunzione di sostanze dopanti. "È stato un periodo molto duro, un periodo di dubbi – si sfoga Jannik ai microfoni di Espn –. Ho passato notti insonni durante il torneo di Wimbledon. Sono felice che tutto questo sia finalmente finito. Spero che le persone capiscano il perché mi hanno lasciato giocare e i motivi per i quali sono stato scagionato". Ma Jannik oltre le critiche e resta convinto di aver agito nel modo più giusto: perché sapeva – dice lui – esattamente come quello spray fosse entrato nel suo corpo. Da quel momento però "Tutto è andato avanti con grande attesa e tutto è diventato ‘più lungo’ verso la fine", in attesa di quel risultato che lo ha assolto definitivamente. Rotta di collissione sia in campo che fuori a New York con un Nole che un po’ piccato ha chiesto "protocolli standardizzati per i casi di doping", e a un Alcaraz, nemico-amico non troppo in forma.
A un anno di distanza dall’infortunio proprio sui campi di New York chi si scrolla di dosso il dolore è Matteo Berrettini. Vittoria in 3 set (7-6, 6-2, 6-3) sul lottatore spagnolo Ramos Vinolas. Bravo il romano a tenere i nervi saldi sul tie break del primo set, messa la testa avanti per lui il resto della partita è in discesa.
Chi non festeggia invece è Luca Nardi, battuto 7-5, 7-6, 7-6 dallo spagnolo appassionato del veloce, Roberto Bautista Agut. Un osso duro su queste superfici.
Gli azzurri in campo oggi (orari italiani). Fognini-Machac (non prima delle 18,30); Sinner McDonald (19,30); Arnaldi-Svajda (20,30); Bellucci-Wawrinka (22); Cobolli-Duckworth (22); Errani-Bucsa (17); Cocciaretto-Biandl (19).
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