La maratona di Sinner a Vienna: Medvedev provoca ma deve cedere lo scettro

Jannik vince il quarto torneo dell’anno e il decimo in carriera dopo una battaglia di oltre tre ore. Un’altra dimostrazione di forza in vista delle Finals Atp e della Davis per il numero 4 del mondo

di PAOLO GRILLI
29 ottobre 2023
Jannik Sinner, 22 anni, è al quarto titolo vinto quest'anno. Già dieci quelli in carriera nell'Atp

Jannik Sinner, 22 anni, è al quarto titolo vinto quest'anno. Già dieci quelli in carriera nell'Atp

Vienna (Austria), 29 ottobre 2023 – Danke Jannik, per questo valzer da urlo a Vienna. Arriva a 22 anni il decimo titolo Atp in carriera per Sinner, al termine di una finale senza respiro contro Daniil Medvedev, il russo numero 3 al mondo che aveva vinto le prime sei partite contro l’altoatesino, ma che ha perso le ultime due finali, a Pechino e quella di ieri nel torneo Atp 500 austriaco. Finisce 7-6(7), 4-6, 6-3 dopo tre ore, e il mondo della racchetta applaude per lo spettacolo che ha potuto ammirare.

Noi ci coccoliamo un talento senza limiti, che dalla quarta posizione nel ranking può salire ancora. Altro che appagamento, una volta che si è saliti nell’Olimpo del tennis.

Nel primo set, il russo va avanti di un break sul 3-1 ma viene immediatamente controbreakkato dal nostro. E' una battaglia durissima che si trascina al tie-break, in cui Daniil sembra involarsi, ma poi Jannik rimonta dall’1-4 al 6-5. L’altoatesino si esalta e chiude poi per 9-7 con una risposta supersonica. 

Nel secondo set, Sinner mostra un po’ di stanchezza e cede il servizio sul 2-2. Medvedev ne approfitta e piazza un altro break portandosi sul 5-2. Troppo tardi per rimontare, ma comunque l’azzurro riesce a rimettersi in carreggiata strappando una volta il servizio all’avversario, che chiude 6-4.

Il terzo e decisivo parziale, già dai primi game, è un duello di rara intensità. Già in vantaggio 1-0, Sinner non sfrutta tre palle break. Sull’1-1, riesce a salvarne una. E sul 2-1 a proprio favore, in un epico quarto game da quasi venti minuti, ne ha addirittura nove, riuscendo a sfruttare l’ultima. Ma poi il gigante russo si riprende subito e strappa il servizio a Jannik e si porta sul 3-2 e servizio. Ma poi Jannik vola ancora e brekka ancora Medvedev, davvero sulle ginocchia al di là dei gesti provocatori a imitare le difficoltà fisiche dell’azzurro: è il 4-2 che dà la svolta al set. L’altoatesino mette il pilota automatico e va a vincere 6-3, vincendo l’ultima grandiosa resistenza dell’uomo di Mosca che non sfrutta due palle break sul 5-3 per il nostro. Pubblico in piedi, ad applaudire due grandi protagonisti, ma con Jannik che ora ha qualcosa in più.

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