Solo il dolore ferma Jannik. Un problema al ginocchio e il doppio fallo fantasma. In finale ci va Tsitsipas

Seconda sconfitta in stagione per Sinner. Polemiche per una chiamata del giudice

di GABRIELE TASSI -
14 aprile 2024
Un problema al ginocchio e il doppio fallo fantasma. In finale ci va Tsitsipas

Un problema al ginocchio e il doppio fallo fantasma. In finale ci va Tsitsipas

Solo un greco benedetto dagli dei dell’Olimpo poteva riuscire a fermare Jannik Sinner. Montecarlo non è più azzurra con Tsitsipas gioca così: nel mezzo del 6-4, 3-6, 6-4 però c’è un errore arbitrale, un dolore al ginocchio (che a ieri non sembrava troppo preoccupante) e poi i crampi spuntati nel set decisivo a macchiare con la seconda sconfitta il 2024 dell’altoatesino.

Stefanos però è in stato di grazia nel suo torneo preferito (qui ha vinto due volte in carriera), a tal punto che sembra tornato l’astro nascente di un paio di anni fa. Al servizio è perfetto, da fondo tiene la palla di Jannik. A Tsitsipas però nel terzo set non chiamano nemmeno un doppio fallo, una sorta di mini match-point che avrebbe portato Sinner 4-1 con due break di vantaggio. Ma nel mondo a porte scorrevoli del tennis, dove pian piano i computer e le telecamere stanno rimpiazzando i giudici di linea, ieri l’arbitro Aurelie Tourte (umano) non ha visto il doppio fallo del greco. Sinner, continuando a giocare, non ha nemmeno potuto chiedere la revisione del punto. Fosse successo a un altro? Apriti cielo...L’azzurro invece, commenta pacato: "Avrei potuto fermare il gioco, ma non è il mio lavoro. Bisognerebbe prenderla con un sorriso ma non è facile".

Maestro di stile, anche nella sconfitta: "Poi mi sono venuti i crampi (alle cosce, ndr). Questa è probabilmente la conseguenza di quanto e’ successo, perché’ influisce anche sui miei nervi – ha spiegato – ho fatto del mio meglio, ma Stefanos ha alzato il suo livello e ha avuto la meglio su di me. Questi alti e bassi fanno parte del fascino del tennis".

Davvero tante le palle break concesse da Jannik 15, ma davvero tante anche quelle salvate: 12, vale a dire l’80% contro il 60% del suo avversario. Segno che Jannik sa far male anche sulla terra, la superficie a lui non più congeniale, contro gli specialisti come Tsitsipas. Entrambi hanno chiuso con lo stesso numero di vincenti (27) e lo stesso numero di errori: 18. L’adattamento del ’Rosso’ al rosso c’è e si è visto nei colpi e nella solidità da fondo, forse servirà irrobustire ulteriormente il fisico in vista del grande appuntamento Slam del Roland Garros. Sembra irreale veder perdere Sinner talmente ci ha abituato bene, ma l’obiettivo primario del torneo – ovvero arrivare in semifinale per conservare la piazza numero 2 – è stato centrato. Ora inizia la vera rincorsa, quella al trono del tennis di Novak Djokovic. Nei prossimi mesi il ragazzo di Sesto Pusteria difenderà poco più di una manciata di punti contro gli oltre duemila del serbo. Prima Madrid: "Mi andrebbe bene vincere un paio di turni, ma non avrò l’ambizione per andare a vincere quel torneo" , poi il Foro Italico ("cambierà tutto e si cercherà di ricavare il massimo) e infine Parigi, dove scade la grossa cambiale di Nole. Appuntamenti a cui bisogna arrivare preparati se l’obiettivo è quello di diventare numero 1. Ma per Sinner – lo dice sempre – "sono solo numeri", la soddisfazione arriva partita dopo partita, lavorando e dando ogni giorno il meglio anche nella sconfitta. E anche questa volta Sinner ha dimostrato che ha la maturità per farlo. La maturità del campione.

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