A San Lazzaro presentato il libro di Ghiretti e Turrini. Zinella, una rimpatriata scudetto nel nome del professor Zanetti
Sommario: Presentazione libro su storia del volley bolognese degli anni '80, con protagonisti e ricordi di gloria, rivalità e valori sportivi che hanno segnato un'epoca indimenticabile.
Formidabili quegli anni, e la politica non c’entra. Perché chi ha avuto la fortuna di assistere l’altra sera alla presentazione del libro di Roberto Ghiretti, ’Io lo conoscevo bene’, scritto con il nostro storico inviato Leo Turrini, ha respirato due ore di uno sport che oggi non esiste più. Uno sport fatto di valori antichi, quelli che permettono a fieri avversari del passato di sentirsi componenti della stessa tribù, punzecchiandosi come rivalità impone per poi finire insieme a scherzare nel terzo tempo, in una pizzeria poco lontana dalla Mediateca di San Lazzaro dove il gruppo era stato accolto dalla sindaca Marilena Pillati.
Sul palco anche Giorgio Belli, presidente della Zinella che vinse l’ultimo scudetto di Bologna nel 1985, e il presidente della Fipav regionale Silvano Brusori, all’epoca segretario giallonero, ma nella rimpatriata condotta da Daniela Manduca c’è stato spazio anche per Franco Bertoli, capitano della nazionale argento a Los Angeles ’84, e per Massimo Righi, ex cestista presidente della Lega volley. C’erano anche Andrea Brogioni, il ds di quella Mapier Daniele Bianchi, Maurizio Menarini, vice del compianto Nerio Zanetti che firmò quel miracolo sportivo, e Paolo Penazzi.
Formidabili quegli anni non solo perché Bologna era capitale del volley, impresa titanica in una città votata al basket. Anni in cui la Zinella scopriva nuove frontiere in Europa da Zagabria all’Unione Sovietica riuscendo a riempire Piazza Azzarita in un’epica sfida contro la Dinamo Mosca accolta da una Bologna coperta di neve, anni in cui Ghiretti era il plenipotenziario di Parma e Bertoli lo schiacciatore più famoso della Panini Modena. Ovvero le rivali più fiere nella corsa scudetto nonché le culle del volley, insieme con la Ravenna di Peppone Brusi, ricordato con commozione. La nostalgia canaglia non ha impedito di notare che molte idee sulle quali si è basato il boom del nostro volley nacquero proprio dal confronto anche acceso tra ’l’americano’ Belli, lo stesso Ghiretti e Panini. Un po’ come quelli del calcio, solo che poi sotto rete si finiva sempre per fare sistema.
Ed è per questo che quarant’anni dopo sono ancora tutti amici.
d.r.
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