Il commento. C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico

Rabotti Uno spot per la pallavolo, a partire dalla finale inedita e sorprendente, perché quando vincono sempre gli stessi, gli altri...

di DORIANO
27 gennaio 2025

Rabotti

Uno spot per la pallavolo, a partire dalla finale inedita e sorprendente, perché quando vincono sempre gli stessi, gli altri dopo un po’ si annoiano. È stato anche un modo per riallacciare un legame con la storia, perché la Lube che alza per l’ottava volta la Coppa Italia è una società che conferma di saper fare delle scelte, con la grinta del patron Fabio Giulianelli che si integra con la sapienza di un artigiano vecchio stampo come Beppe Cormio. In panchina un ragazzo cresciuto in casa come Giampaolo Medei da Treia, la culla della Lube.

Il volley ha questo pregio, rappresenta ancora l’Italia dei valori antichi, delle eccellenze locali che sanno conquistare il mondo. Avrebbe meritato anche Verona dello straordinario Keita: avessero vinto i veneti, si sarebbe trattato del primo successo di una proprietà straniera sottorete, visto che il club è di un fondo svizzero controllato da un magnate bulgaro. Almeno in questo, l’imitazione del calcio è rimandata. Non nella scelta di portare a Dubai la prossima Supercoppa: in tribuna all’Unipol Arena c’erano rappresentanti arabi, che hanno sicuramente gradito lo spettacolo e stavolta riusciranno a portare la finale di un trofeo di Superlega tra le dune. E non c’è da scandalizzarsi, il mondo sta cambiando, ma non nella necessità di coprire con la concretezza dei soldi la poesia dei sogni.

Infine, una riflessione in salsa azzurra. A bordo campo, a fianco del presidente della Fipav Manfredi, il ct Fefé De Giorgi ha guardato e sicuramente avrà riflettuto. Bottolo è stato decisivo e merita di aver messo giù l’ultimo punto, Boninfante è un tesoro chiuso solo dallo straordinario talento di Giannelli in prospettiva, l’ingresso di Sani è coinciso con la rimonta di Verona fino al tie-break, e il meno reclamizzato di tutti, il centrale Gargiulo, ha sempre propiziato buoni break dal servizio.

Materiale ce n’è, per fare in modo che la prossima nazionale abbia anche ricambi da sfruttare meglio di quanto visto a Parigi...

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