Il neo biancorosso Boninfante. "La Lube è sempre tanta roba. Ammirato dalla maestria di Bruno»

Il nuovo palleggiatore della Lube, Mattia Boninfante, racconta la sua passione per la pallavolo e l'ispirazione da giocatori come Bruno. Ambizioni di successo con la squadra e ricordi emozionanti della sua carriera giovanile.

25 maggio 2024
"La Lube è sempre tanta roba. Ammirato dalla maestria di Bruno"

"La Lube è sempre tanta roba. Ammirato dalla maestria di Bruno"

Prima occasione per conoscere un po’ meglio Mattia Boninfante, il nuovo palleggiatore della Lube. Il terzo acquisto dopo lo schiacciatore Loeppky e il centrale Gargiulo. Il talento figlio di quel Dante anche lui da atleta alzatore e poi divenuto allenatore (appena chiamato da Taranto), si è raccontato all’ufficio stampa di Civitanova. "Sono figlio di due pallavolisti – esordisce il 2004 che è a Cavalese con la Nazionale Under22 – la passione per questa disciplina è stata spontanea. Nessuno mi ha mai forzato, al punto che alle scuole elementari mi ero dato al calcio. Dopo un anno e mezzo ho trovato da solo la mia strada".

Boninfante, c’è un giocatore in particolare a cui si ispira?

"Ho sempre ammirato Bruno, rimanendo affascinato dal suo stile, fin dal primo ciclo modenese e poi alla Lube, e applaudendolo per le sue vittorie. Nell’ultima stagione ho anche avuto la fortuna di giocare con lui a Modena. Conoscerlo bene e condividere l’annata in palestra mi ha aiutato a crescere".

Quindi seguiva la Lube che negli anni ha fatto incetta di trofei?

"È tanta roba per un giovane vedere una squadra così dominante nel panorama italiano e protagonista nella pallavolo internazionale. Mi ritengo un privilegiato ad aver giocato con fuoriclasse ex Lube come Bruno, Juantorena e Stankovic. Mi hanno raccontato aneddoti e vittorie in biancorosso".

Cosa le hanno detto gli ex Lube quando hanno appreso del trasferimento?

"Sono venuti fuori scherzi e conversazioni simpatiche. Mi hanno dato dritte sulla città, soprattutto Osmany, visto che la famiglia vive ancora a Civitanova".

C’è un primo obiettivo che vorrebbe raggiungere con la Lube?

"La Final Four di Coppa Italia. Al tempo stesso sogno un grande cammino in Challenge Cup, manifestazione che mi affascina come ogni torneo internazionale".

Quale finora il punto più alto di carriera?

"La soddisfazione più grande risale al 2022 ed è la vittoria dell’Europeo Under20. Nell’estate in cui tutte le nazionali azzurre erano salite sul gradino più alto del podio, noi eravamo gli ultimi a giocarci l’oro, a fine settembre. Mettere la ciliegina a un’annata magica per l’Italia del volley è stato molto bello e coinvolgente, al termine di un percorso lungo, difficile e non scontato".

La delusione più cocente?

"Ricordo con rammarico una sconfitta al tie-break patita ai Mondiali Under19 del 2021. Proprio contro la Bulgaria di Alex Nikolov – conclude Boninfante – giocammo un’autentica maratona nei quarti di finale, ma fummo beffati al tie-break. Uno stop duro da mandar giù anche perché sfumarono diversi match point per noi".

Andrea Scoppa

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