Italia magica, Francia in ginocchio. E in finale c’è sempre la Polonia

Europei, semifinale senza storia davanti ai 10mila del PalaEur: domani la sfida sotto gli occhi di Mattarella

di DORIANO RABOTTI -
15 settembre 2023
Italia magica, Francia in ginocchio. E in finale c’è sempre la Polonia

Italia magica, Francia in ginocchio. E in finale c’è sempre la Polonia

ITALIA

3

FRANCIA

0

(25-21, 25-19, 25-23)

ITALIA: Michieletto 9, Mosca 4, Romanò 15, Lavia 13, Galassi 5, Giannelli 6, Balaso (L), Sbertoli 1, Rinaldi 1, Sanguinetti, ne Bovolenta, Scanferla (L), Bottolo, Russo. All. De Giorgi.

FRANCIA: Carle 2, Le Goff 4, Brizard 2, Louati 3, Chinenyeze 10, Patry 4, Grebennikov (L), Ngapeth 6, Tillie 2, Clevenot 5, Bultor (L), Jouffroy, ne Toniutti. All. Giani.

Arbitri: Simic, Vasileiadis.

Note: durata set 29’, 29’, 33’ tot. 1h31’. Italia: ace 5, bs 13, m 6, e 5. Francia: ace 6, bs 16, m 2, e 4.

Comunque vada hanno già vinto, anche se domani alle 21,15 dovranno giocare la finale degli Europei: sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Mattarella sarà Italia-Polonia come un anno fa ai mondiali, ma allora i padroni di casa erano i polacchi che sicuramente sognano di restituire lo scherzetto. Di sicuro alla finale sono arrivate le due squadre favorite della vigilia, l’Italia dopo aver battuto in semifinale la Francia 3-0 (25-21, 25-19, ), la Polonia per aver superato la Slovenia 3-1.

Ma gli azzurri di De Giorgi hanno già vinto per quello che sono, l’hanno dimostrato ancora una volta nell’abbraccio dopo il punto finale a Simone Anzani, vice-capitano che non è in campo perché si è dovuto operare al cuore, ma è lui a essere sempre nel cuore di questo gruppo. E dei diecimila spettatori, tra cui il ministro Lollobrigida, che hanno portato a un incasso di 430mila euro. Ma il tesoro è un altro, è la bellezza di una nazionale giovane e senza paura, brava ad affrontare ogni difficoltà a testa alta, pensando solo a fare quello che sa, e lo fa meglio di tutti. Al di là delle capacità sportive, che sono pazzesche perché questi sono i nuovi Fenomeni, soprattutto sono ragazzi che ispirano fiducia nelle nuove generazioni anche fuori dal campo. Modelli senza pretendere di esserlo, con la forza dell’esempio, come andava di moda una volta. Con tutto il rispetto per Abodi, a proposito di ministri: se c’è uno che deve avere il dicastero dei giovani, quello è Fefè De Giorgi.

Domani inizia anche la qualificazione olimpica delle ragazze, in Polonia (toh), a Lodz. Ieri Mazzanti ha ristretto il gruppo a quattordici, lasciando a casa la schiacciatrice Omoruyi. Prima gara alle 20,45 contro la Corea.

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