Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"
Zaytsev: non si possono perdere due set a 17 e 18. Sentiamo troppo la gara, non siamo pronti per i punto a punto
![Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono" Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"](https://sport.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NGYxNWJlZmEtNTUxMi00/0/lube-spalle-al-muro-lo-zar-scalpita-ancora-non-e-finita-io-ci-sono.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"
Il ritorno di Ivan Zaytsev dopo oltre un mese è l’unica bella notizia del periodo in casa Lube. Dopo i due schiaffi presi da Monza nei quarti playoff, mercoledì i biancorossi hanno perso nuovamente 3-1, terzo di fila, questa volta a Trento per l’andata della semifinale di Champions League (quasi alla seconda finale consecutiva lo Jastrzebski Wegiel che ha steso 3-0 lo Ziraat Ankara privo di Anderson, ottimi Patry e il solito Fornal). Insomma si è ad un ko dall’eliminazione sia in Italia che in Europa. Per carità, la finale di Champions sembrava un sogno quasi utopia fino a poco fa, poi il doppio successo sull’Halkbank e l’infortunio a Sbertoli avevano alimentato più speranze. Invece l’Itas pur senza l’alzatore titolare, sostituito Acquarone (l’anno scorso in A2 a Motta di Livenza), ha comunque fatto valere la sua legge, quella del più forte. La Lube non è stata brutta come nelle due sfide con la Mint, è stata mentalmente più in partita, quantomeno nel 4° set ha saputo resistere pur sotto nel punteggio (cosa avvenuta solo in un set finora contro Monza). L’Itas è stata superiore a muro, ha servito meglio e soprattutto ha ricevuto meglio. Per Zaytsev però la Lube non c’è ancora mentalmente e deve assolutamente, ed in fretta, cambiare: "Non sono d’accordo che siamo stati più in partita, non puoi permetterti di perdere due set a 17 e 18. Partite di quarti o semifinale richiedono altro, noi invece sentiamo troppo la gara e non siamo pronti per i punto a punto".
Certo che quel 4° set equilibrato ma perso rischia di costare la finale…
"Il rammarico c’è perché sappiamo quanto contava nel computo dei punti andata/ritorno, ma il rammarico deve restare a Trento. Siamo rientrati alle 4.30 e si deve pensare a Monza ora".
A proposito di rientro, come sta?
"Ho cercato di limare il più possibile i tempi, io mi sento bene".
Mercoledì è entrato brevemente per Nikolov o Lagumdzija, domenica servirebbe un atleta di carisma ed esperienza…
"Io posso dare il mio contributo, tanto più che il momento è delicato. Attenzione, delicato ma anche stimolante perché non è ancora finita".
L’anno scorso la serie con Verona cambiò quando fu spostato in ricezione, magari stavolta i quarti cambieranno col suo ritorno?
"Speriamo, ma basta aggrapparsi al passato".
Domenica gara3 si deciderà sui nervi? Anzani ha detto che si vedrà chi è uomo e chi no…
"Per me dobbiamo tornare a vivere i punti con energia".
Curiosità, quando era infortunato a bordo campo scriveva sempre, ma cosa?
"Mi annotavo la direzione delle battute degli avversari".
E quanto servirebbe la sua ricezione contro Maar, Loeppky o Takahashi…
"Diciamo che una certa esperienza ce l’ho tatticamente, ne ho viste tante".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su