Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"

Zaytsev: non si possono perdere due set a 17 e 18. Sentiamo troppo la gara, non siamo pronti per i punto a punto

di ANDREA SCOPPA -
15 marzo 2024
Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"

Lube spalle al muro, lo Zar scalpita: "Ancora non è finita: io ci sono"

Il ritorno di Ivan Zaytsev dopo oltre un mese è l’unica bella notizia del periodo in casa Lube. Dopo i due schiaffi presi da Monza nei quarti playoff, mercoledì i biancorossi hanno perso nuovamente 3-1, terzo di fila, questa volta a Trento per l’andata della semifinale di Champions League (quasi alla seconda finale consecutiva lo Jastrzebski Wegiel che ha steso 3-0 lo Ziraat Ankara privo di Anderson, ottimi Patry e il solito Fornal). Insomma si è ad un ko dall’eliminazione sia in Italia che in Europa. Per carità, la finale di Champions sembrava un sogno quasi utopia fino a poco fa, poi il doppio successo sull’Halkbank e l’infortunio a Sbertoli avevano alimentato più speranze. Invece l’Itas pur senza l’alzatore titolare, sostituito Acquarone (l’anno scorso in A2 a Motta di Livenza), ha comunque fatto valere la sua legge, quella del più forte. La Lube non è stata brutta come nelle due sfide con la Mint, è stata mentalmente più in partita, quantomeno nel 4° set ha saputo resistere pur sotto nel punteggio (cosa avvenuta solo in un set finora contro Monza). L’Itas è stata superiore a muro, ha servito meglio e soprattutto ha ricevuto meglio. Per Zaytsev però la Lube non c’è ancora mentalmente e deve assolutamente, ed in fretta, cambiare: "Non sono d’accordo che siamo stati più in partita, non puoi permetterti di perdere due set a 17 e 18. Partite di quarti o semifinale richiedono altro, noi invece sentiamo troppo la gara e non siamo pronti per i punto a punto".

Certo che quel 4° set equilibrato ma perso rischia di costare la finale…

"Il rammarico c’è perché sappiamo quanto contava nel computo dei punti andata/ritorno, ma il rammarico deve restare a Trento. Siamo rientrati alle 4.30 e si deve pensare a Monza ora".

A proposito di rientro, come sta?

"Ho cercato di limare il più possibile i tempi, io mi sento bene".

Mercoledì è entrato brevemente per Nikolov o Lagumdzija, domenica servirebbe un atleta di carisma ed esperienza…

"Io posso dare il mio contributo, tanto più che il momento è delicato. Attenzione, delicato ma anche stimolante perché non è ancora finita".

L’anno scorso la serie con Verona cambiò quando fu spostato in ricezione, magari stavolta i quarti cambieranno col suo ritorno?

"Speriamo, ma basta aggrapparsi al passato".

Domenica gara3 si deciderà sui nervi? Anzani ha detto che si vedrà chi è uomo e chi no…

"Per me dobbiamo tornare a vivere i punti con energia".

Curiosità, quando era infortunato a bordo campo scriveva sempre, ma cosa?

"Mi annotavo la direzione delle battute degli avversari".

E quanto servirebbe la sua ricezione contro Maar, Loeppky o Takahashi…

"Diciamo che una certa esperienza ce l’ho tatticamente, ne ho viste tante".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su