Jacobs vola a 9”92: “E’ solo l’inizio, ora le Olimpiadi”

Due azzurri sotto i dieci secondi, Jacobs per difendere il titolo e Ali per un posto in finale da medaglie: l’Italia guarda in grande a Parigi

di MANUEL MINGUZZI -
19 giugno 2024
Marcell Jacobs

Marcell Jacobs

Bologna, 19 giugno 2024 – Marcell Jacobs e Chituru Ali sotto i dieci secondi a Turku in Finlandia. Il campione olimpico torna sui tempi di due anni fa e avvicina sensibilmente il 9”80 di Tokyo, il classe 1999 di Como scende per la prima volta sotto il muro dei dieci secondi. Per entrambi c’è il minimo olimpico e la sensazione che a Parigi possa succedere di tutto. Di sicuro, Jacobs correrà per difendere il titolo, ma con un Ali così ci sono fondate speranze di avere due azzurri in finale sui 100 metri. Impensabile fino a qualche anno fa.  

Jacobs: “E’ solo l’inizio della stagione”

Da qualche gara Jacobs cercava di scendere sotto i dieci secondi, ma non ci era riuscito nemmeno a Roma dove aveva conquistato l’oro europeo. In Finlandia il tempone è arrivato ed è un bel viatico per arrivare alle Olimpiadi. Soprattutto, è un messaggio chiaro ai rivali di Parigi. Jacobs ha rimesso in mostra il suo lanciato, la sua progressione e non può che essere soddisfatto dopo il 9”92 di Turku: “Sono molto contento, avevo pronosticato questo assieme al mio coach Rana Reider. E’ una ottima conferma del lavoro che stiamo facendo. Sono contentissimo”. Dopo 672 giorni Jacobs è tornato sotto i dieci secondi e assieme a lui lo ha fatto Chituru Ali, nuova promessa dello sprint azzurro: “Ha fatto una grande gara – ancora Jacobs – Mi sento il suo fratello maggiore e siamo solo all’inizio della stagione che culminerà con le Olimpiadi di Parigi”. Di fatto, Jacobs e Ali sono tra i migliori al mondo in stagione sui 100 metri e per le Olimpiadi, perché no, c’è aria di due azzurri in finale. Sarebbe un ulteriore tassello verso la storia. Prima volta sotto il muro terribile dei dieci secondi per il comasco Ali: “Mi sentivo la gamba giusta e quando ho letto 9”96 non ci potevo credere. Anche Jacobs mi ha urlato ‘ma cos’hai fatto?’. Avevo solo paura per il vento, ma alla fine è andata bene”. E il potenziale di Ali potrebbe valere anche qualche centesimo in meno, perché alla fine sul lanciato si è un po’ contratto: “Sono soddisfatto, ma mi sono irrigidito nel finale. Stavo spingendo e non sono rimasto sciolto, ma credo sia anche a causa delle tante gare che ho fatto. Diciamo che mi è mancata un po’ di frequenza”. Nonostante tutto si tratta di un 9”96 che lo proietta tra i migliori di sempre in Italia dietro Jacobs e ai vertici della disciplina: superati sia Filippo Tortu che Pietro Mennea. Se riuscirà a sistemare anche le ultime frequenze potrebbe davvero diventare carta da medaglia alle Olimpiadi sia sui 100 metri sia sulla 4x100. Italia che va veloce. Leggi anche - Jacobs e Ali, che Italia in Finlandia  

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