A Varese non basta il mattatore Mannion . La difesa resta ancora il suo anello debole
La debacle con Venezia ha interrotto la serie positiva di quattro vittorie. Sono tornate a galla le criticità che Bialaszewski deve risolvere subito .
di Alessandro Luigi Maggi
La netta sconfitta per 92-103 di domenica con la Reyer Venezia ha indubbiamente lasciato il segno in casa Openjobmetis Varese. Questo risultato interrompe la serie positiva di quattro vittorie consecutive da quando Nico Mannion si è unito al gruppo. La squadra biancorossa, nonostante abbia lottato comunque fino alla fine, è stata sopraffatta dall’imponente fisicità e dal gioco di Venezia, che ha sfruttato i suoi lunghi per totalizzare 61 punti. Non solo, la ricerca del post basso con gli esterni ha creato occasioni sia al ferro che per la riapertura lungo l’arco, mettendo a nudo le pecche difese del gruppo di Bialaszewski.
La partita ha evidenziato alcune carenze cruciali di Varese, soprattutto nella categoria dei rimbalzi, dove lo svantaggio è stato netto. L’allenatore americano ha sottolineato la necessità di migliorare il sistema difensivo e di evitare la facile circolazione di palla all’avversario. Ha espresso frustrazione per il fatto che la squadra non sia riuscita a imporre la sua identità di gioco e di aver dovuto subire la superiorità fisica di Venezia.
"Non c’è soddisfazione per questa partita anche se abbiamo giocato contro una squadra molto forte. Hanno iniziato la partita in maniera decisa, soprattutto spalle a canestro. Noi abbiamo provato a rientrare, riuscendoci solo parzialmente nel quarto periodo, ma la differenza di fisicità si è sentita, soprattutto sotto canestro, per tutto l’arco della partita", le parole di Bialaszewski nel dopogara di Masnago. Dal punto di vista individuale, Mannion ha segnato 21 punti, seguito da Hanlan con 20, soprattuto nel finale, e Brown con 19 per Varese. Da segnalare la comunque buona prestazione di Davide Moretti, che con due triple ha guidato il rientro nel primo tempo, mentre Young è parso sempre più lontano dal cuore della squadra. Senza dimenticare il non utilizzo di Tom Woldetensae, non a caso al centro di varie voci di mercato. Questa partita aveva anche un’importanza sociale significativa, essendo parte della "Breille Night", un evento che sottolinea l’importanza dello sport nella comunità. Guardando al futuro, Varese deve riflettere sulle sue strategie e prepararsi per la prossima partita contro la Virtus Bologna, una squadra con caratteristiche simili a Venezia, per quanto probabilmente priva di Toko Shengelia.
La sfida per Varese sarà quella di colmare il gap fisico, aspetto che si è rivelato cruciale nella sconfitta contro Venezia. Una lezione difficile ma necessaria per Varese, che ora deve concentrarsi sul miglioramento e sull’adattamento per affrontare le future sfide della stagione. Il momento positivo è stata illusione o tendenza?
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