Eurolega, una Virtus tutta cuore batte al fotofinish il Partizan

Milano cade in casa dell'Efes 79-73: fatale il break di 30-7 patito nel terzo quarto

2 febbraio 2024
La Virtus ha battuto al fotofinish il Partizan

La Virtus ha battuto al fotofinish il Partizan

Bologna, 2 febbraio 2024 – E' dolceamaro il secondo impegno settimanale delle squadre italiane impegnate in Eurolega: le note più liete arrivano dalla Segafredo Arena di Bologna, dove la Virtus ha rialzato la testa dopo il ko di Barcellona piegando 88-84 il Partizan Belgrado, al termine di una gara ricca di emozioni. Un successo dal grande peso specifico per i bianconeri che, visti i ko di Fenerbahce e Panathinaikos, tornano terzi e che è maturato al termine di una gara a dir poco densa di emozioni: dopo l'intervallo, spinti dalle triple Marco Belinelli (20 punti al pari di quelli siglati da Iffe Lundberg), i felsinei hanno dato un primo strappo allungando a +10. Il gioco da quattro punti dell'ex di serata Kevin Punter ha però riaperto improvvisamente i giochi e lanciato la rimonta del Partizan che, nella frazione conclusiva, ha messo la freccia del sorpasso grazie ai canestri di Nunnally. Fiducia per i serbi che sembravano aver girato la partita sul +6 a poco più di 3’ dalla fine (71-77). DI diverso parere, però, la Segafredo che, trascinata dai guizzi di Lundberg e Cordinier ha pareggiato in un amen i conti e nella volata finale ha piazzato il colpo di reni vincenti grazie all'ennesimo canestro decisivo di Lundberg: una tripla a poco meno di 10” dalla quarta sirena, che ha sancito il definitivo sorpasso di Bologna , capace poi di mettere in ghiaccio la vittoria con i liberi e la schiacciata di Abass.  

Terzo quarto fatale per Milano che cade in casa dell'Efes

Si è chiusa invece nel peggiore dei modi anche la settimana europea dell'EA7 Emporio Armani Milano che, dopo il ko rimediato contro il Panathinaikos, è stata sconfitta 79-73 anche in casa dell'Efes Istanbul , il quale proprio meno di quarantotto ore fa aveva deciso di esonerare coach Erdem Can. L'Olimpia Milano si è forse illusa di poter fare il colpaccio dopo un primo tempo chiuso a +9 e comandato anche con un vantaggio di 12 lunghezze: al rientro in campo al termine dell'intervallo di metà gara, però si è letteralmente bloccata sul piano offensivo e difensivo ed crollata sotto i colpi della formazione turca, che ha piazzato un tramortente 30-7 di parziale, con il quale ha girato l'inerzia della partita e successivamente non si è più voltata indietro. A caricarsi sulle spalle l'attacco dell’Efes sulle spalle ci hanno pensato un Shane Larkin da 19 punti con 7/14 dal campo e Tibor Pleiss, autore di 17 punti. A Milano, invece, non sono bastati i 17 punti di Shavon Shields e i 16 a testa di Johannes Voigtmann e Rodney McGruder. Proprio l'ultimo approdato in biancorosso, nel secondo quarto, ha iniziato a martellare il canestro avversario siglando quattro triple ravvicinate e spingendo Milano fino al +13 toccato sul 25-38 e diventato +9 alla pausa lunga (34-43). Dopo l’intervallo di metà gara è però arrivato l'inspiegabile blackout dei biancorossi che nel solo terzo quarto hanno incassato 30 punti e sette triple, finendo a -14 a 10’ dalla fine. Pur nella difficoltà, Milano non ha mollato la presa e ha saputo risalire la china fino al 71-71, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca sulle tripla finali di un glaciale Clyburn.

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