Nasce la Fortitudo di Cagnardi. "Orgoglio, emozioni e prestigio: le premesse per fare ancora meglio»

Il nuovo allenatore della Fortitudo Bologna, Devis Cagnardi, si presenta con entusiasmo e determinazione, pronto a costruire una squadra competitiva e coesa. La società si prepara per una stagione impegnativa, puntando su un gruppo unito e ambizioso.

di FILIPPO MAZZONI -
4 luglio 2024
"Orgoglio, emozioni e  prestigio: le premesse per fare ancora meglio"

"Orgoglio, emozioni e prestigio: le premesse per fare ancora meglio"

Tanto prestigio, tanta pressione, ma anche la consapevolezza di essere al posto giusto nel momento giusto. Il nuovo allenatore della Fortitudo, Devis Cagnardi, 48 anni bresciano è stato presentato ufficialmente in Furla. A fare gli onori di casa è il presidente della Sg Fortitudo, Andrea Bianchini poi parola al neotecnico biancoblù.

"Bologna è la città della pallacanestro, essere qui è un motivo di orgoglio – conferma Cagnardi –. Quella della Fortitudo è la panchina prestigiosa, non vedo l’ora di iniziare. Finora l’avevo vissuto da avversario, ora percepisco tante emozioni positive, so che sarà un campionato difficile, ma ci sono tutti i presupposti per fare bene".

Gran voglia di iniziare e tanto lavoro da fare.

"Sia io che la Fortitudo abbiamo finito molto tardi la stagione, ci sono stati contatti quasi immediati poi, al netto delle valutazioni, sia mia che della Fortitudo, è arrivato l’accordo. Ora non sappiamo ancora quanto saremo competitivi, è ancora presto per il roster sia nostro che delle avversarie, ma sarà un campionato impegnativo con una formula che mi piace di più rispetto a quella dell’anno scorso".

Così mentre Alibegovic parla di salto di qualità, Cagnardi chiarisce il punto. "Non si parla solo a livello sportivo, dove dovremo cercare di vincere il maggior numero di partite, ma anche a livello di crescita della squadra e dei giocatori. Sappiamo quali sono i giocatori in contratto, il mercato degli italiani non è semplice, adesso lo stiamo sondando per costruire un assetto il più competitivo possibile sapendo che invece la scelta degli americani è più aperta e ci si può lavorare con maggiore tranquillità".

A livello tecnico in attesa di conferme per lo staff, per gli stranieri si punta ancora a una coppia americana sotto canestro.

"Ci sono pochi lunghi italiani che possano avere tanto minutaggio. Quindi al momento ci orienteremo su due lunghi stranieri – conferma Cagnardi che poi parla anche di un giocatore chiave come Aradori –. Il recupero di Pietro sta andando bene, mercoledì avrà una visita importante. Vista l’età è giusto dargli il tempo necessario, cercheremo un italiano che possa giocare nel suo ruolo, quintetto o meno? Quel che conta è chi le finisce, le partite. La conferma di Freeman? Ci stiamo pensando".

Per chi è stato in un’altra piazza storica come Cantù la panchina della Effe pesa, ma poi nemmeno troppo.

"Ho tanto senso di responsabilità, e comunque vengo da un altro ambiente che non è morbidissimo. Io sono pronto a fare nuove esperienze. So quale sia il calore legato a questa squadra e il popolo che ci sta dietro. Ti spinge, ti sorregge".

Poi parla di squadra. "Voglio un gruppo vivo dove tutti abbiano un ruolo e si sentano parte di un progetto. La mia idea di identità? Aspettiamo di vedere come sarà la squadra, anche se ho le mie idee. Primo allenamento? Il 19 agosto, ma ci vedremo qualche giorno prima".

Per la società parla Teo Alibegovic. "Dobbiamo cercare di fare una maratona senza proclami, anche perché non sempre chi ne fa arriva fino in fondo. Ogni partita va approcciata per vincere, e se ci sarà l’atteggiamento giusto arriveremo lontano. Sul mercato siamo un po’ in ritardo. Tagliare uno tra Giuri e Giordano? Parleremo della eventuale transazione quando troveremo un’alternativa. Sabatini, Mian? Sul tavolo di Basciano ci sono almeno 20 proposte. La campagna abbonamenti? Tra una settimana ne parleremo. Dobbiamo studiarla bene, senza perdere nessuno".

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