Il mondo dell’Italia è oltre le Filippine Petrucci sgrida Pozzecco: "Adesso basta"

Alle 14 la sfida decisiva per superare il turno, il presidente richiama il ct dopo l’espulsione contro la Repubblica Dominicana

29 agosto 2023
Il mondo dell’Italia è oltre le Filippine  Petrucci sgrida Pozzecco: "Adesso basta"

Il mondo dell’Italia è oltre le Filippine Petrucci sgrida Pozzecco: "Adesso basta"

Per non finire espulsi dal mondiale serviranno nervi più saldi, in casa Italia. Soprattutto quelli del ct Gianmarco Pozzecco, buttato fuori ancora prima dell’intervallo contro la Repubblica Dominicana.

L’Italia può risolvere la questione sul campo oggi, alle 14 italiane, contro i padroni di casa delle Filippine: la qualificazione è ancora alla portata, sul piano puramente aritmetico l’Italia può ancora arrivare prima nel girone e addirittura potrebbe passare anche in caso di sconfitta, con gli incastri di risultati propizi (se la Repubblica Dominicana batte l’Angola, gli azzurri possono perdere fino a un massimo di 11 punti e passare).

Ma è chiaro che fare i conti è pericolosissimo. Almeno quanto continuare su questa strada in cui le emozioni stanno prendendo il sopravvento sulla lucidità. Lo sa bene anche il presidente della federbasket Gianni Petrucci, che ieri ha bacchettato pubblicamente il suo ct: "Episodi come quelli di ieri (domenica, ndr) non possono più accadere, abbiamo dato una brutta immagine. Abbiamo perso meritatamente – ha detto Petrucci a Sky –, l’arbitro non c’entra niente, non sarà stato da 10 ma non abbiamo perso per lui: non si perde mai per colpa dell’arbitro, questa è una mentalità sbagliata".

Su Pozzecco in particolare: "Non voglio dare il messaggio che sia lui l’unico responsabile della sconfitta. Certo però che ci ha messo una buona parte... Tanti allenatori, anche di settori giovanili, hanno episodi di questo tipo. Vero: non si danno certi esempi, ma dobbiamo fare un distinguo tra quando un allenatore si interfaccia con dei bambini e quando dall’altra parte ci sono dei professionisti, con stress, pathos e pubblico completamente diversi. Noi il contratto lo facciamo con il tecnico responsabile. Io dico solo questo...".

Sul piano tecnico, la partita di oggi all’Araneta Coliseum è ampiamente alla portata dell’Italia, l’unica incognita può essere di tipo ambientale, visto che nelle Filippine il basket è una religione e sicuramente il tifo sarà caldissimo.

Di sicuro, l’eliminazione degli azzurri sarebbe l’ennesima sorpresa in un mondiale in cui, Stati Uniti a parte, ci sono già stati risultati inattesi. L’eliminazione della Francia per mano della Lettonia dell’italiano Banchi è la prima, le altre sono le rivelazioni Sud Sudan e Capo Verde che hanno colto la loro prima vittoria. Nel caso del Sud Sudan è davvero mitica: è lo stato più povero del mondo, è nato solo da 12 anni, non ha un palasport dove la nazionale possa allenarsi perchè il paese è stato devastato dalla guerra civile. Solo la spinta e le finanze personali dell’ex giocatore di Bulls e Lakers, Luol Deng, presidente della federazione, permettono alla nazionale di allenarsi. Ieri hanno battuto di 20 la Cina, che ora rischia di andare fuori.

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