La decisione di non aprire l’anello e lasciare senza biglietto tanti spettatori. Basket city non ha capito quei posti vuoti

Pesaro domenica dei record: venduti 7476 biglietti, ma 1500 posti vuoti per scelte discutibili sulla sicurezza. Tifosi protestano con uno striscione.

19 marzo 2024
Basket city non ha capito quei  posti vuoti

Basket city non ha capito quei posti vuoti

Nella domenica dei record (Cinciarini a 2000 assist in carriera,Totè che ha superato mille punti segnati, tre partite finite ai supplementari come non accadeva dal 2007/2008) Pesaro è stata sempre protagonista con 7476 biglietti venduti e altri 1500 non disponibili e vuoti per la scelta un po’ cervellotica in tema di sicuezza della Questura. Senza entrare nel merito di una tribuna post canestro da 800 posti lasciata totalmente a nemmeno 200 tifosi ospiti, di sicuro si può dire che la società pesarese è stata costretta a rinunciare ad un’intera gradinata senza nessuna razionale motivazione di sicurezza. Novemila posti tranquilli e sicuri potevano esserci e ci sarebbero stati se in Comune qualcuno si fosse dato da fare per evitare di fare ricorso a motivazioni di sicurezza che nulla c’entrano con un palazzo dello sport così grande.

Intendiamoci la follia è mettere in contemporanea due partite come Vuelle-Virtus e Vis Pesaro-Cesena. Ma Basket city ha invece reagito con la consueta compostezza. Soffrendo, lottando e gioendo con Andrea Cinciarini, come solo certe squadre e certi giocatgori sanno fare. La beffa ulteriore sono i 733 euro di multa per offese, collettive e sporadiche, nei confronti degli arbitri e il lancio di una pallina di campo che non si è potuta e voluta trasformare in una monetina. Una multa segno delle differenze tra un grande e sicuro palas e altri luoghi ugualmente adibiti a palasport (Scafati). I tifosi pesaresi hanno voluto sottolineare il loro dissenso sulla gestione della sicurezza degli spalti con uno striscione: "Chiuso per incompetenza" con freccia rivolta verso la gradinata lasciata vuota. Abbastanza per chi vuole capire che nel basket pesarese c’è una vena di follia ricomposta in serietà nella società presieduta da Ario Costa.

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