L’ottimismo inguaribile di coach Sacchetti: "A Venezia voglio una Vuelle a tutto gas"

Meo e l’ultimo atto di domani per evitare la retrocessione: "Non siamo padroni del nostro destino ma abbiamo lo spirito giusto"

4 maggio 2024
L’ottimismo inguaribile di coach Sacchetti: "A Venezia voglio una Vuelle a tutto gas"

L’ottimismo inguaribile di coach Sacchetti: "A Venezia voglio una Vuelle a tutto gas"

L’espressione con cui Meo Sacchetti si presenta all’ultima conferenza stampa pre-partita della stagione, racconta del suo stato d’animo diviso a metà, che lo accomuna a tutti gli appassionati pesaresi. Da una parte c’è la forte volontà di provare ad acciuffare quest’ultima vittoria, dall’altra la consapevolezza che potrebbe non servire a nulla. E che il 5 maggio 2024 potrebbe davvero essere una data nefasta nella storia della pallacanestro pesarese, 26 anni dopo l’amara retrocessione del 1998. "E’ già da un po’ che non siamo più padroni del nostro destino – ammette con amarezza il coach della Vuelle – ma a Venezia vogliamo provarci con tutta l’intensità di cui siamo capaci. Non sarà facile, la Reyer è una squadra molto fisica ma bisogna finire questa stagione con dignità e poi andremo a vedere cosa sarà successo sugli altri campi. Ho sempre detto che le tabelle non mi interessavano e non fanno neanche bene sotto l’aspetto mentale perché non puoi metterti nelle mani degli altri"

E pensare che nell’ultimo mese la Vuelle ha messo in fila tre vittorie nelle ultime quattro partite, quindi i rimpianti aumentano al pensiero che, se fosse stata sistemata prima, molto probabilmente questa squadra avrebbe potuto mettersi in salvo. "Rimpianti? Per me il più atroce è quello relativo alla partita di Scafati – ricorda Meo –, dove abbiamo avuto il tiro per vincere. Non posso invece avere rimpianti, ad esempio, sulla partita in casa con Brindisi quando abbiamo offerto una prestazione scadente. Dopo quella serata oscena il nostro atteggiamento è migliorato, però certe volte non è bastato: abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità, ma a volte occorre fare anche di più di quello che è nelle tue corde. E quando non hai fatto sempre il tuo dovere poi è inutile piangere sul latte versato. Però intanto domenica scorsa ci tenevamo molto a battere Cremona perché non volevamo arrenderci in casa nostra, davanti al nostro pubblico, con una partita ancora da giocare e che andremo ad affrontare a Venezia".

Ai tifosi biancorossi, il coach tiene a rivolgere un ultimo pensiero: "Avevo già sperimentato da giocatore quanta passione ci fosse a Pesaro, anche se ero solo un avversario; ora ne ho avuto la conferma da allenatore, stando sulla stessa sponda e ho percepito quanto la pallacanestro conti qui per la gente. Posso solo dirvi di continuare ad alimentare la vostra passione per questo meraviglioso sport, qualunque cosa succeda". Non ci sarà un recupero di Totè in extremis, come si auspicava, per la partita di domani al Taliercio: "No, Leo non si è mai allenato con noi nemmeno in questa settimana e quindi non giocherà" taglia corto Sacchetti. E forse, tenuto conto che è fuori da un mese dal clima-partita, sarebbe anche complicato rimetterlo in moto. Intanto uno dei ragazzi che Meo aveva lanciato sulla ribalta senza paura, sta facendo un figurone alle finali nazionali Under 19 e si sente che per Maretto ha un debole: "Octavio avrà un futuro roseo, prima di tutto perché ha la testa a posto – dice il coach della Carpegna Prosciutto – alla quale abbina ottime qualità fisiche e tecniche. Spero, per lui e per voi, che le possa spendere a favore di Pesaro".

Elisabetta Ferri

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