Mondiali, Pozzecco sconfitto dalla Slovenia: siamo ottavi. Ora Datome è leggenda: "Nessun rimpianto»

Il capitano saluta la Nazionale: "Che emozione all’inno, ringrazio gli avversari che mi hanno applaudito"

10 settembre 2023
Ora Datome è leggenda: "Nessun rimpianto"

Ora Datome è leggenda: "Nessun rimpianto"

ITALIA

85

SLOVENIA

89

ITALIA: Spissu 22, Tonut 4, Melli 6. Fontecchio 16, Ricci 11, Spagnolo 6, Polonara 13, Diouf, Severini, Procida 3, Pajola 3, Datome 1. All. Pozzecco.

SLOVENIA: Samar 2, Nickolic 7, K. Prepelic ne, Tobey 12, Blazix ne, Hrovat 5, Dimec 8, Z. Dragic 10, B. Prepelic 7, Glas 3, Cebasek 6, Doncic 29, All. Sekulic.

Arbitri: Zurapovic (Bosnia Erzegovina), Kozlovskis (Lettonia), Vulic (Croazia).

Note: parziali 18-15; 41-42; 60-70). Tiri da due: Italia 2338; Slovenia 1424. Tiri da tre: 1035; 1329. Tiri liberi: 910; 2228. Rimbalzi: 35; 32.

Ottavo posto alla fine. Dopo la sconfitta con gli Stati Uniti, l’Italia, complice anche uno stato febbrile di Fontecchio, s’è sgonfiata, precipitando all’ultimo posto disponibile.

Però questa avventura iridata non è da buttare. Anzi. Ci saremo ancora per il preolimpico, con il sogno di raggiungere Pairigi, come facemmo, quasi miracolosamente, a Tokyo.

Questa nazionale ha un futuro, anche se contro la Slovenia sono emersi i soliti problemi. Se non trova il canestro dalla lunga distanza, la squadra fa fatica.

Fa fatica con tutti, ma ha il grande pregio di non mollare mai.

Un grande futuro davanti e un grande passato alle spalle. Ieri ultima partita per Gigi Datome, il capitano che si è commosso, prima, durante e dopo.

E che nel frattempo è entrato nella top ten degli azzurri di tutti i tempi, per presenze. Un attaccamento da applausi. Un esempio che fa storia e un testimone che presumibilmente sarà raccolto dal compagno di squadra e amico Nicolò Melli.

"Questa è stata una delle estati più belle della mia vita – racconta capitan Gigione . Lascio senza rimpianti e sono convinto della mia scelta. Stasera stava andando tutto bene, poi all’inno nazionale mi sono emozionato e non ce l’ho fatta. Ringrazio tutti per l’affetto che mi è stato dimostrato, dai compagni di squadra, al Poz, allo staff e stasera anche agli avversari che si sono fermati per applaudirmi".

Felice per quello che ha avuto dal mondo dei canestri. Anche se è mancata la ciliegina in azzurro. "Abbiamo provato a vincere per chiudere meglio ma sono molto orgoglioso per quanto ha fatto questo gruppo entrando nelle prime otto squadre del mondo".

E il futuro? "Ora avrò più tempo da dedicare a ciò che conta veramente nella vita, ovvero ciò che c’è fuori dal rettangolo di gioco. Una delle mie più grandi fortune è stata avere come compagno un amico vero come Nicolò Melli. Da qualche tempo sta già facendo il capitano. E’ un leader e lo merita. Questa squadra ha dimostrato di poter competere ad alto livello e sono certo che i ragazzi potranno ancora migliorare. E’ stato un onore".

Alessandro Gallo

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