Basket, finali scudetto: gara 1 è dell’Olimpia Milano. Virtus Bologna piegata 92-82

La squadra di Messina parte male, ma nella ripresa sale di colpi e piazza la zampata giusta nell’ultimo quarto grazie al parziale di 29-18

di MATTEO AIROLDI
9 giugno 2023

Napier penetra nell'area della Virtus

Milano, 9 giugno 2023 – L’EA7 Emporio Armani Milano si prende non senza fatica il primo atto delle finali scudetto di Serie A dopo aver piegato 92-82 la Virtus Segafredo Bologna e averle inflitto il primo ko in questi playoff. Il successo degli uomini di Messina è maturato al termine di un match di rara intensità e ricco di emozioni: a partire meglio è stata la Segafredo, che ha messo subito grande pressione sull’attacco di Milano e ha colpito piazzando un 10-0. I bianconeri hanno poi saputo resistere al 12-0 piazzato da Milano in chiusura di primo quarto e hanno chiuso il primo tempo a +8. Nella ripresa, però, Milano è salita di colpi in entrambe le metà del campo e ha ricucito lo strappo per poi mettere definitivamente la testa avanti grazie ai colpi di Hall, decisivo in una frazione finale in cui Milano ha messo a segno un parziale di 29-18. Protagonisti assoluti nella prima vittoria dei meneghini sono stati Shabazz Napier (20 punti con il 50% al tiro) e Devon Hall (15 punti) che, come detto, ha dato ai suoi la spinta determinante nel quarto quarto. Decisamente importante sul fronte dell’Olimpia, che ha mandato ben cinque uomini in doppia cifra, anche il contributo fornito da Johannes Voigtmann, Billy Baron (10 punti a testa) e Shavon Shields (13 punti). Resta invece grande rammarico alla Virtus che, dopo i soli 36 punti concessi all’Armani in un primo tempo in cui ha toccato anche la doppia cifra di vantaggio, è calata sul piano dell’intensità difensiva pagando un prezzo carissimo. Ai bianconeri non sono bastati i 19 punti di un Marco Belinelli che ha però segnato solo una tripla sulle tre tentate, i 16 di Toko Shengelia e i 15 di Milos Teodosic.

La gara

Partenza bruciante dei bianconeri che mettono grande pressione sui portatori di palla dell’Olimpia costringendoli a forzature al tiro. L’ottimo lavoro difensivo degli uomini di Scariolo dà fiducia anche all’attacco che cerca con buoni risultati i mismatch sotto canestro, gira ad alti ritmi in transizione e infila i primi cinque tiri da due tentati, trovando con Belinelli la prima doppia cifra di vantaggio della serata (0-10). Dall’altra parte Milano fatica a trovare fluidità offensiva e abusa di un tiro da fuori che almeno inizialmente non paga buoni dividendi (1/5 da tre in partenza per l’EA7). Con il passare dei minuti Milano ritrova però il bandolo della matassa: precisamente quando si accende Datome che con 9 punti in amen alimenta un 12-0 suggellato dalla tripla allo scadere di Napier, la quale vale il sorpasso milanese al suono della sirena di fine quarto (21-19). Dopo la prima mini-pausa, si interrompe però il buon momento dell’EA7 perché i padroni di casa restano a secco di punti per più di 3’ mentre la Virtus, spinta dalle stilettate di Teodosic e da percentuali ai liberi che via via migliorano, ritrova ritmo offensivo e prova ad approfittarne rimettendo la testa avanti e alzando nuovamente l’asticella del proprio vantaggio fino al nuovo +10 siglato da sotto da Shengelia (31-41). Un allungo a cui l’Olimpia replica con il sussulto d’orgoglio griffato da Hall e Hines che trascinano l’Olimpia a -5. L’ultima parola del primo tempo spetta però a Marco Belinelli che dall’arco gela l’Olimpia a fil di sirena e manda la Segafredo negli spogliatoi a +8 (36-44).

Al ritorno in campo Milano prova nuovamente ad alzare i giri del proprio motore e per restare in scia si aggrappa a Voigtmann che risponde presente siglando 8 punti ravvicinati per il -2 biancorosso a metà del terzo quarto. Il coronamento della rimonta meneghina arriva con la tripla di Baron e il canestro di Melli per il 56-53 interno, arrivato al culmine di un 8-0. Gli attacchi salgono di colpi e il botta e risposta è serrato fino al suono che sancisce il termine della frazione con la Virtus avanti 63-64. Con quattro punti di Hall e la complicità di un tecnico fischiato a Scariolo, Milano rimette la freccia del sorpasso all’alba della frazione conclusiva. E’ il momento della svolta, perché la Virtus prova ancora una volta a rendere la pariglia ma poi paga lo scotto, cala sul piano dell’intensità e scivola a -9 sulla tripla di Shields a meno di 5’ dalla sirena finale. Con le spalle al muro, Scariolo prova a giocarsi anche la carta della zona, ma la scelta non paga quanto sperato perché Milano la buca subito con le triple di Napier e Hall che permettono all’Olimpia di spingersi a +12 e di fatto di allungare le mani sulla vittoria con anticipo.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su