L’infinita sfida tricolore. Virtus-Olimpia, sipario

Per il quarto anno di fila Bologna e Milano si contendono il titolo del basket . Stasera gara 1 in casa degli emiliani, un grande duello sulle cinque partite.

di SANDRO PUGLIESE -
6 giugno 2024
L’infinita sfida tricolore. Virtus-Olimpia, sipario

L’infinita sfida tricolore. Virtus-Olimpia, sipario

Si alza il sipario sulla serie che assegnerà lo scudetto del basket. E’ la quarta volta consecutiva che si affrontano Olimpia Milano e Virtus Bologna nell’atto decisivo, in un duopolio motore della pallacanestro italiana. Da una parte l’Armani insegue il tricolore per la terza volta di fila per ripercorrere l’epopea degli anni ‘80, dall’altra la Segafredo, tornata campione nel 2021, prova a sfruttare il fattore campo a partire da stasera alle 20.30.

Il meglio del basket italiano sarà sul campo, ma anche in panchina con un doppio ex incrociato tra Ettore Messina, colui che fece grande la Virtus negli anni ‘90, e Luca Banchi, per sempre nella storia di Milano per aver riportato lo scudetto nel 2014 dopo un ventennio di assenza. Ormai esperienza lontane, ma che marchiano a fuoco il loro passato. Coach Messina parla della sua Olimpia: "Ci siamo costruiti una buona fiducia in noi stessi nell’ultimo periodo quando siamo riusciti ad avere un po’ di stabilità (12 vittorie nelle ultime 13 gare, ndr), ogni volta siamo riusciti a fare una gara migliore della precedente. La Virtus, però, seppur per differenza canestri, ha vinto la stagione regolare e fatto un’ottima Eurolega, quindi non è che ne ha meno".

Da quest’anno la serie si giocherà sulle 5 partite, un ritorno ad un passato datato 2007: "E’ molto diverso, il margine è davvero minimo con una serie basata su 5 gare. La differenza la farà anche la capacità di stare insieme nei momenti difficili che, per forza di cose, ci saranno", sentenzia Messina.

Luca Banchi è alla prima finale sulla panchina Virtus: "Abbiamo dimostrato di saper fare tesoro di quanto accaduto nelle due serie che abbiamo vinto contro Tortona e Venezia nonostante alcune sconfitte. In gara 4 a Venezia abbiamo mostrato un livello di solidità e concentrazione davvero importante anche per questa finale". Con lo scudetto sul petto è capitan Nicolò Melli per l’Olimpia con la volontà di confermarsi ancora una volta prima del pre-olimpico con gli azzurri (convocati di Milano nella “long list“ anche Tonut, Flaccadori, Bortolani, Ricci e Caruso oltre a Gallinari). Proprio l’anno passato era stato uno dei fautori del ritorno alle 5 partite facendo leva sulla stanchezza che affliggeva giocatori con tante gare sulle spalle durante la stagione: "Una finale al meglio delle cinque partite riduce le possibilità di sbagliare, ma questo dovrebbe rendere la serie ancora più bella e tesa. Noi siamo carichi dopo un anno lungo. Ci sono stati momenti difficili, non era scontato arrivare qui, ma ci siamo arrivati bene. Ora serve qualcosa di speciale".

Il titolo nazionale l’anno passato l’ha vinto con il Barcellona, ma quel valore aggiunto in biancorosso può essere decisamente Nikola Mirotic: "La pressione c’è sempre quando giochi in un club come l’Olimpia, siamo consapevoli di ciò che non abbiamo conquistato durante la stagione e dell’importanza di ciò che resta sul tavolo. Vogliamo vincere, ma siamo consapevoli che dovremo provarlo sul campo". In casa Olimpia solo un problema da gestire con la condizione di Shields che, non potrà essere “spremuto“ per qualche guaio muscolare, per la Virtus invece potrebbe rientrare Lundberg, mentre ancora out Zizic.

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