Qualificazioni EuroBasket 2025, Irlandesi non stringono la mano alle israeliane

E' successo durante il match per accedere alla competizione continentale, tensione tra le due squadre e accuse di antisemitismo

di GIANLUCA SEPE
9 febbraio 2024
Le giocatrici dell'Irlanda rifiutano la stretta di mano con le israeliane

Le giocatrici dell'Irlanda rifiutano la stretta di mano con le israeliane

Roma, 9 febbraio 2024 – Le nazionali femminili di pallacanestro di Irlanda e Israele si sono affrontate a Riga in un clima tutt'altro che sereno nel match valido per le qualificazioni a EuroBasket 2025. Sul parquet lettone ad avere la meglio è stato Israele con il punteggio di 87-57 ma a far discutere sono le polemiche pre e post gara tra le due rappresentative e in particolare la mancata stretta di mano delle irlandesi che si sono rifiutate anche di ascoltare nazionale a centrocampo, trascorrendo quel momento vicino alla panchina. Riavvolgendo il nastro degli eventi però, è necessario partire dal giorno precedente al match con la BBC che ha cercato di ricostruire gli eventi che hanno portato alle tensioni tra le due nazionali: mercoledì scorso la giocatrice israeliana Dor Saar aveva rivolto accuse antisemite alle avversarie, affermando che la squadra  allenata da James Weldon non sarebbe nuova a questo tipo di atteggiamenti. La reazione della federazione irlandese non si era fatta attendere, anticipando subito che le affermazioni "inaccurate e altamente offensive" sarebbero prodotto conseguenze. Escluso il boicottaggio del match, ritenuto come un gesto che avrebbe danneggiato la nazionale femminile irlandese, la Federazione ha deciso per un altro tipo di atteggiamento, informando la Fiba Europe prima dell'incontro: "Come risultato diretto dei recenti commenti fatti da giocatori e staff tecnico israeliani - aveva spiegato Basketball Ireland in un comunicato ufficiale - comprese accuse incendiarie e del tutto inaccurate di antisemitismo, pubblicate sui siti canali ufficiali della federazione israeliana, le nostre giocatrici non parteciperanno ai tradizionali momenti pre-partita con i nostri prossimi avversari." E così è stato, niente stretta di mano e schieramento vicino alla panchina durante l'inno nazionale. 

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